Strage di Ustica, dopo la verità dei fatti è arrivata anche quella giudiziaria

Usitca_lora (1)Per avere la verità giudiziaria sulle torture alla Diaz quasi 15 anni, per averla sulla strage di Ustica quasi 35. Ieri infatti , la Prima Sezione Civile della Corte d'Appello di Palermo ha confermato che l'inabissamento del Dc-9 in mare nei pressi di Ustica la sera del 27 giugno 1980, che provocò la morte di 81 persone sarebbe stato dovuto ad un missile che lo centrò mentre era in volo sul Tirreno, e non ad una bomba piazzata a bordo o ad un cedimento strutturale. Gli stessi giudici palermitani hanno dichiarato prescritto il risarcimento da depistaggio, confermando però la responsabilità dei ministeri dei Trasporti e della Difesa per non aver assicurato adeguate condizioni di sicurezza al volo partito da Bologna e diretto a Palermo. Ma non è finita, ora l'appuntamento è per l'udienza del prossimo 7 ottobre durante la quale sarà quantificato il danno. Sono stati respinti gli appelli che l'Avvocatura dello Stato aveva presentato nei confronti di quattro sentenze, emesse nel 2011 dal tribunale del capoluogo siciliano, relative al disastro del Dc-9 Itavia. A chiamare in causa i due dicasteri erano stati 68 familiari delle vittime, ai quali in primo grado era stato riconosciuto un danno superiore ai 100 milioni di euro. Si chiude così una pagina tristissima della storia repubblicana, se infatti da un lato è stato fatto luce su quanto avvenuto in quel maledettissimo istante che ha preceduto l'inabissamento del velivolo e sui depistaggi successivi, nessuna certezza si ha su chi abbia premuto il pulsante di lancio di quel missile aria aria che colpì l'inerme volo civile.