Strage di bambini nel Mar Egeo. L’Europa seguace di Erode

Europa seguace di Erode, è ormai strage continua di bambini nel Mar Egeo. Oggi un'ennesima tragedia davanti alle coste della Turchia dove un barcone carico di migranti è affondato vicino all'isola greca di Farmakonissi provocando la morte di almeno 11 persone, tra cui 5 bambini. A bordo dell'imbarcazione, ha spiegato un portavoce della Guardia Costiera, c'erano circa 50 persone, 26 delle quali sono state salvate. I dispersi sono 13 che solo per ipocrisia “tecnica” non si aggiungono ancora alla lista dei morti. Questa ennesima tragedia non è ineluttabile causa del fato, ma anche delle politiche attuate dalla Comunità europea che avendo deciso il blocco dei flussi balcanici e pagando la Turchia per rinchiudere nel proprio territorio i migranti, costringe i disperati in cerca di vita a trovare la morte in mare. Martedì scorso altri sei bambini afghani che tentavano di raggiungere l'isola greca di Chio erano annegati al largo della costa della provincia turca di Smirne, perchè la loro imbarcazione era affondata. In quel caso la guardia costiera turca aveva recuperato i corpi dei bambini, tra i quali un neonato, ma starebbero cercando due dispersi.
Nel naufragio di oggi i dispersi, come detto in apertura sono almeno 13, ma la polizia portuale greca ha spiegato che secondo quanto dichiarato dai superstiti almeno una decina sono spariti tra i flutti. Secondo il racconto dei sopravvissuti, il barcone di legno probabilmente fatiscente ha cominciato a imbarcare acqua e poi è rapidamente affondato, nonostante i venti leggeri e il mare calmo. Alle ricerche degli improbabili superstiti le motovedette della polizia portuale greca, un elicottero dell'esercito di Atene e un mezzo navale di Frontex, l'agenzia di controllo delle frontiere esterne Ue. Dall'inizio del 2015 sono più di 650mila i migranti, soprattutto rifugiati siriani che hanno preso il mare dalla coste turche nel tentativo di raggiungere le isole greche, punto di passaggio verso l'Europa di questi secondo stime prudenziali sono oltre 500, la gran parte bambini, quelli che hanno trovato la morte in mare secondo i dati forniti dall'Oim, l'Organizzazione Onu per le migrazioni. Ora che l'Unione Europea paga i turchi per internare i migranti, questi disperati cercheranno ogni mezzo per lasciare di nascosto la Turchia utilizzando mezzi ancora più precari di prima e come si vede il risultato è già chiaro.