Strage Bruxelles, Abrini confessa sono io “l’uomo con cappello”

La vicenda dell'uomo con il cappello della strage di Bruxelles si era trasformata in una spina nel fianco per le già chiacchierate forze di intelligence e sicurezza belghe, la notizia della sua individuazione non cancella certo gli smacchi subiti ma almeno ridà ossigeno e credibilità al sistema di sicurezza di Bruxelles.
La procura Federale belga infatti ha rivelato che Mohammed Abrini era "l'uomo con il cappello", come e' stato soprannominato dai media, il terzo uomo del commando terrorista che si sarebbe dovuto far esplodere il 22 marzo all'aeroporto Zaventem di Bruxelles. Abrini, riferiscono i media belgi Echo e Rtbf, ha confessato di essere il terzo uomo del commando suicida che appare nelle registrazione video a Zaventem insieme ai due complici che si fecero saltare in aria. Abrini, arrestato ieri ad Anderlecht, uno dei quartieri a rischio di Bruxelles, non portò a termine il suo piano perché il suo ordigno, celato in una valigia, non esplose. La procura federale ha dunque sciolto la riserva ed e' ora "in grado di confermare che Mohamed Abrini è il terzo uomo presente durante gli attentati all'aeroporto di Bruxelles National (Zaventem)". Infatti, spiega la nota dei magistrati belgi, "confrontato con i risultati di diverse analisi, ha ammesso la sua presenza durante i fatti. Ha spiegato di aver buttato la sua giacca in un bidone della spazzatura e di aver successivamente rivenduto il suo cappello".