SORPASSO DEI SOCIALISTI E ORA LA MERKEL TREMA

Grande sorpresa nei sondaggi condotti su scala nazionale in vista delle elezioni federali tedesche del 24 settembre. Dopo un dominio incontrastato alla guida della sua Cdu (moderata di Centro) e tre consecutivi mandati come Cancelliera, la Merkel trema. Stando all'indagine demoscopica, Frau Angela è stata infatti sorpassata da Martin Schulz, leader dei socialisti dell'Spd e finora sempre alleati della Merkel nella 'Grande coalizione' che negli ultimi 12 anni ha retto la Germania.
L'ultimo sondaggio non parla semplicemente di sorpasso, ma lo quantifica in termini molto problematici per la Cancelliera: ben 16 punti, con l'ex Presidente del Parlamento europeo schizzato al 50% del gradimento degli elettori. Il che vuol dire che metà dei tedeschi è ora favorevole a un cambio di timone.
Appena una settimana fa, prima che Schulz annunciasse ufficialmente la sua discesa in campo, Angela era in testa, seppur soltanto di un punto. La maggioranza della Germania è comunque favorevole all'ennesima conferma della 'Grande coalizione'.
La Merkel paga essenzialmente per un poker di problemi: 1) si è messa di traverso a Donald Trump, che l'attacca duramente. Infatti lei insiste sulla conferma delle sanzioni economiche contro la Russia per l'attacco all'Ucraina e l'annessione della Crimea. Ma ora il tycoon è diventato amico di Putin…
2) Il suo estremo rigore economico in sede comunitaria non le ha certo attirato molti consensi poiché è finito per sfociare nel burocratismo.
3) La sua proposta di adottare nell'Ue una doppia velocità, pur realistica, non è certo piaciuta ai Paesi del Sud, in difficoltà, in particolare Grecia, Italia, Spagna e Portogallo.
4) La sua apertura a oltre un milione di profughi siriani (in netta antitesi con la linea di Trump), con relativo esborso di un sacco di euro alla Turchia del 'sultano' Erdogan perché freni l'esodo sulla rotta balcanica, ha fatto esplodere i consensi per i populisti tedeschi, in particolare per i nazionalisti dell'”Afd” che hanno 'sfondato' la quota del 10% in chiave nazionale grazie al boom di appoggi nell'Est, l'ex Ddr comunista da cui proviene, figlia di un pastore protestante, la stessa Angela Merkel.
Non è che Martin Schulz abbia particolari meriti nel recente sorpasso: lui, da molti anni 'inquilino fisso' dei palazzi di Bruxelles e di Strasburgo, se ne sta in disparte e si gode la crisi dell'avversaria senza fare nulla di particolare.

AUGUSTO DELL’ANGELO
Augusto.dell@alice.it