Siria, operazione di Ankara per evacuare truppe dalla tomba di Suleyman Shah nonno del fondatore dell’impero ottomano

Le forze armate turche, hanno condotto un complesso blitz 35 chilometri all'interno della Siria, obiettivo riportare in patria il feretro di Suleyman Shah, nonno del fondatore dell'impero ottomano ed evacuare la quarantina di soldati turchi di guardia alla tomba che si trovava in un'area considerata una enclave turca, ma controllata dall'Isis che avrebbe potuto facilmente colpiere la piccola guarnigione e distruggere l'importante reliquia turca .All'incursione hanno partecipato oltre 100 mezzi blindati, con l'appoggio di caccia ed elicotteri d'assalto. Secondo fonti di stampa turca che riprnedono le note dell'esercito, non ci sono stati scontri durante l'operazione ma un soldato sarebbe morto in un incidente la cui dinamica non è stata chiarita. La tomba, che come detto, ospitava i resti del nonno del fondatore dell'Impero ottomano, si trova nella provincia siriana di Aleppo. La Turchia aveva già denunciato l'avanzata dell'Isis verso il mausoleo, per questo i resti sono stati riportati in patria per il timore che i miliziani potessero distruggere la tomba, cosa che l'Isis ha già fatto radendo al suolo molte tombe e moschee in Siria appartenenti a “rami” islamici non considerati ortodossi.