Siria: F16 turchi nel mirino di jet e batterie missili di Assad e Putin. Per ora solo minacce, ma se qualcuno cercasse l’incidente?

Un nuovo incidente è stato sfiorato ieri tra gli aerei da guerra turchi e quelli siriani. Ankara ha reso noto che caccia-bombardieri turchi F-16 sono stati 'inquadrati' dai radar d'attacco di jet e dai sistemi di puntamento radar delle batterie missilistiche anti-aeree siriane vicino al confine. Si tratta del secondo rischioso episodio di provocazione, secondo Ankara, da quando 5 giorni fa quando otto F-16 turchi che stavano compiendo un volo di ricognizione sul confine turco-siriano sono stati 'agganciati dai sistemi di puntamento di un Mig-29 russo e da batterie anti-aeree. Una versione strana, dato che fare una ricognizione con una squadriglia intera è probabilmente una assurdità, più probabile che la "ricognizione" di gruppo fosse proprio funzionale a sondare la reazione "elettronica" delle forze Russo-siriane.  Ieri invece ad essere finiti nel mirino dei jet e delle batterie siriane sono stati tre f-16 di una squadriglia di 12 impegnata in non ben identificabili "controlli". Secondo lo stato maggiore delle forze armate di Ankara i suoi jet sono stati 'agganciati' per due minuti dai radar di puntamento delle batterie antiaeree siriane e per 35 secondi da due Sukhoi SU-24 e due SU-22.  Un contatto pur se solo digitale già considerato azione ostile e che non è sfociato in reazione solo perchè la durata è stata limitata. Ma il futuro potrebbe riservare sorprese se non si troverà un accodo adeguato sugli spazi aerei.