Sindaco di Milano Sala dopo le scene viste sui Navigli è preoccupato: prepariamoci per una nuova ondata

Non vuole avere il ruolo di Cassandra il sindaco di Milano Giuseppe Sala ma è giustamente preoccupato per la palese mancanza di equilibrio e disciplina di una parte dei suoi cittadini: “La mia critica, con garbo istituzionale, spiega Sala in un intervista al Giornale rilanciata dall'agenzia 9Colonne, riguarda due problemi: La Lombardia ha un eccellente sistema ospedaliero, ma è carente nella sanità di prossimità, medici di base e consultori. E quando gli ospedali diventano fonti di contagio, è un guaio. La mia critica è costruttiva e guarda al rischio che più avanti ci sia una nuova ondata senza il tempo per mettere le cose a posto”. Quindi torna a sottolineare l’importanza di tamponi e test: “È evidente che il Veneto è partito prima a fare gli acquisti, ma per Regione Lombardia il problema si ferma qui o è una questione di ‘credo’? Se l'assessore sconsiglia i test sierologici, lo dica con trasparenza e spieghi perché gli altri li fanno”. La App anti contagio? “Tralasciando questioni di privacy, una volta segnalati i contatti con infetti, la persona può andare a chiedere il tampone? Sempre qui casca l'asino”. Sulle mascherine poi precisa: “Ho l'impressione che in generale ci siano, ma non si trovano a 60 centesimi”, “l'azione del governo avrebbe dovuto essere più tempestiva”.