Seggi aperti in Tunisia per eleggere il nuovo presidente. Otto milioni gli elettori chiamati alle urne

 Tunisia al voto e come è ovvio questo risultato elettorale travalica i confini nazionali. Il voto in Tunisia non sarà ininfluente soprattutto per regolare i flussi migratori. I seggi sono aperti oggi fino alle 18 ora locale (le 19 in Italia) per eleggere il secondo presidente della Repubblica a suffragio universale diretto. Il nuovo eletto succederà a Mohamed Beji Caid Essebsi, morto il 25 luglio scorso. A scegliere fra i 24 candidati sono chiamati circa 7,88 milioni di elettori. Verrà eletto chi supererà il 50% più una delle preferenze, altrimenti è previsto e prevedibile un secondo turno con i due migliori classificati, che verrà fissato al più tardi il 13 ottobre. Fonti ufficiali tunisine spiegano che sono circa 70mila gli agenti di polizia e i militari impiegati per garantire la sicurezza nella giornata del voto. Migliaia anche gli osservatori elettorali, nazionali e internazionali, tra cui quelli dell'Ue (oltre 5.000 in tutto) per garantire la regolarità del voto. Centinaia i giornalisti stranieri accreditati. Si vota anche all'estero. Grande incognita il tasso di astensionismo, molto alto dai primi dati che giungono dalle capitali estere in cui si è già votato. Tra i candidati favoriti il controverso patron di Nessma Tv, leader del partito 'Al cuore della Tunisia', Nabil Karoui, in carcere dal 23 agosto con l'accusa di riciclaggio ed evasione fiscale; la 'pasionaria' Abir Moussi per il Free Destourian Party; il giurista indipendente Kais Saied: il ministro della Difesa dimissionario Zbidi; il premier uscente Youssef Chahed e il numero due del partito islamico Ennhadha, Abdelfattah Mourou. Dalle 20 ora locale (le 21 in Italia) cominceranno ad affluire i dati dei primi exit poll. I risultati preliminari sono attesi entro 48 ore dalla chiusura dei seggi, e verranno annunciati in una conferenza stampa a cura dell'Isie (Commissione superiore indipendente per le elezioni) con molta probabilità martedì.