Scontro tra due treni in Puglia è strage di studenti e pendolari

Sono morti fra gli ulivi simbolo di pace, ma è stata una strage, sembrava che i treni fossero stati bombardati, hanno detto molti soccorritori. Il bilancio del grave incidente ferroviario sulla rete ferroviaria Bari-Nord, che collega Barletta al capoluogo pugliese è spaventoso. Erano le 11,30 quando è avvenuto il frontale ad alta velocità in curva senza che i macchinisti potessero nemmeno attivare i freni. I vagoni si sono letteralmente sbriciolati nell’impatto, pezzi di lamiere volati per decine di metri nella campagna ai lati dei binari.  Il bilancio provvisorio dello scontro tra i due convogli è di 23 morti e oltre 50 feriti. Si è trattato, come accennato, di uno scontro frontale in un binario unico tra due convogli di 4 vagoni l'uno proveniente da Andria e l'altro che aveva lasciato la stazione di Corato. Un binario unico, treni nuovissimi ma che
correvano uno contro l'altro in un antiquato binario unico. Si invoca l'errore umano, sarà così, ma nel terzo millennio pare impossibile che non siano in funzione controlli che in caso di errore umano intervengono sulla linea. E quella è una linea non marginale dove a viabilità alternata corrono, 200 treni al giorno. C'è poi la madre tutti i problemi, le scelte politiche dissennate fatte in decenni passati quando si privilegiò il trasporto su gomma, si asfaltò il paese per fornire mercato alla Fiat degli Agnelli abbandonando il trasporto su ferro ad una arretratezza ancora oggi non colmata. Se quindi bisogna chiedersi se ci sono dei responsabili la risposta è si, ma non solo il macchinista o il capostazione che hanno sbagliato, ma sono le scelte folli compiute in anni. Ma anche i colpevoli ritardi di oggi, sono sette anni che si parla di raddoppiare quella linea ma i lavori per il raddoppio nel tratto della tragedia sono ancora bloccati nonostante vi siano i fonti Ue. Per questo al di là delle ripercussioni giudiziarie, quella di oggi è una Strage di Stato. Sul posto è giunto il procuratore aggiunto del Tribunale  di Trani Francesco Giannella ma ovviamente al momento non è possibile fare ipotesi. La più accreditata è quella dell'errore umano ma stando alle prime ricostruzioni, è improbabile che possa essersi trattato solo di un singolo errore. La procura di Trani
indaga per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Al momento il fascicolo è stato aperto a carico di ignoti. Secondo la ricercatrice Stefania Gnesi dell'Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione 'A. Faedo' del Consiglio nazionale delle ricerche, la causa dell'incidente ferroviario in Puglia è stata la mancanza di sistemi automatici di supervisione della linea ferroviaria. "Su quella tratta - aggiunge Giorgio Ferrari, ricercatore del medesimo istituto Cnr - non esiste un sistema automatico
di segnalazione. Viene usato il cosiddetto 'blocco telefonico' che si sostanzia nella comunicazione telefonica del via libera sul binario unico. Questo sistema è attualmente
utilizzato in una minima parte della rete ferroviaria nazionale".