Salvataggio della Grecia, il Parlamento ha detto si

Dopo ore e ore di infinite discussioni, il Parlamento greco, ha ratificato il il terzo piano di salvataggio pluri miliardario. Il testo dell'accordo con i creditori era arrivato alle Camere già ieri, il voto doveva arrivare attorno alla mezzanotte ma si è dovuto aspettare fino alle 9 italiane.

Per la conclusione finale adesso si aspetta la ratifica dell'Eurogruppo, lo scoglio principale, come sempre, è rappresentato dalla Germania. Berlino propone un prestito ponte, che consenta di lasciare il tempo per negoziare ancora il nuovo piano di aiuti. Gli effetti sarebbero negativi, secondo il premier Alexis Tsipras, facendo ritornare il paese in "una crisi senza fine".

Il ministro delle Finanze Tsakalotos ha affermato che in ogni caso "la Grecia riceverà la prima tranche entro il 20 agosto". Prima di quella data Tsipras si sottoporrà al voto di fiducia dell'aula.

Rimane ancora poco chiaro se l'intesa abbia davvero l'appoggio della Germania. Sull'altro fronte, il Fondo Monetario Internazionale, che insieme a Bce e Commissione Ue ha lodato i progressi e la collaborazione delle autorità greche nel trattare con i creditori, prepara la prossima mossa per convincere i partner europei a concedere un taglio del debito, indispensabile per rendere solvente il paese in crisi.