Salto di “qualità” dei Russi contro l’Isis, Missili da crociera su Raqqa e Putin avverte: “Spero non debbano essere armati con testate nucleari”

La Russia ha attaccato obiettivi dello Stato islamico in Siria con missili sparati da un sottomarino nel mar Mediterraneo. Non è la prima volta che missili 5raggiungono la “capitale” dello Stato islamico ma è la prima volta che vengono utilizzati missili da crociera Kalibr. Si tratta di un salto di qualità, dato che questi ordigno oltre ad essere in grado di percorrere distanze notevoli, possono possono trasportare non solo testate convenzionali ma anche chimiche o nucleari. Il Kalibr è infatti indiscutibilmente un'arma letalmente moderna, ha una portata di 450 kg ed è stato definito "l'orgoglio della tecnologia bellica russa", ha una gittata di 1.500 km e viaggia (in fase terminale, ndr) ad una velocità tre volte superiore a quella del suono. Kalibr in sostanza è un missile di nuova generazione classificato dalla Nato nella categoria Submarine Lanched Cruise Missile (SLCM) e si basa su un vecchio modello d'epoca sovietica noto come Granat, che, a sua volta, nacque come risposta al Tomhawk americano (TLAM-N). Di questo ordigno vi sono varianti per le forze terrestri e per le forze aeree, ma in realtà sono i missili sono più utilizzati dalla Marina Russa. I missili da crociera Kalibr sono dotati di testate convenzionali (penetranti, frammentazione ad alto esplosivo o cluster) e sono considerate a tutti gli effetti ad alta precisione. I missili d’attacco contro-costa possono essere utilizzati anche, nella loro versione nucleare, come armi deterrenti non strategiche, anche perché non sono soggette alle limitazioni imposte dai trattati in quanto forze nucleari intermedie. Ecco perché il ministero della Difesa Russo ha dato pubblicità all'utilizzo dell'arma forse in una logica d'avvertimento nei confronti del califfato.
Grazie a questi missili da crociera, fra l'altro sarà possibile ridurre i voli dei jet attaccando gli obiettivi da lunghe distanze, si possono cioè attaccare una vasta gamma di obiettivi terrestri e da direzioni poco protette dalle difese aeree in quanto tutti questi missili subsonici hanno una importante particolarità: nell'ultima fase del loro percorso il missile può accelerare fino a tre volte la velocità del suono diventando quindi difficilmente intercettabili. L'accelerazione nata, nell'intensione dei progettisti, per penetrare le difese corazzate di una nave, diventa utile anche contro obbiettivi blindati a terra e soprattutto contro la ramificazione di cunicoli operata dall'Isis che cerca di minimizzare le perdite nel corso degli attacchi aerei facendo rifugiare i miliziani nel sottosuolo. Questi missili, considerati gioielli tecnologici non solo sono altamente precisi, ma possono modificare fino a 15 volte la loro traiettoria lungo il percorso procedendo quasi a zig zag. Il ministero della Difesa russo ha spigato che l'utilizzo dei missili è necessario perchè l bombe lanciate dagli aerei non sono più in grado di penetrare le postazioni costruite in quattro anni dai ribelli. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu ha spiegato, durante un incontro con il presidente russo Vladimir Putin come riportato dall’agenzia Tass, che “È la prima volta che missili da crociera Kalibr sono stati sparati dal sommergibile Rostov-on-Don nel mar Mediterraneo”. Secondo Shoigu, l’attacco ha consentito di colpire due obiettivi principali dell’Isis: “Gli obiettivi erano due dei punti principali dei terroristi nella provincia siriana di Raqqa. Siamo sicuri di poter dire che gli attacchi hanno portato un danno abbastanza significativo a un magazzino di munizioni e a infrastrutture petrolifere”. I missili Kalibr così come i razzi da crociera A-101 a spiegato poi Putin “possono essere armati sia con testate convenzionali sia con testate speciali, cioè quelle nucleari. Certamente nulla di questo è necessario nella lotta ai terroristi, e spero che non sarà mai necessario” ha aggiunto non escludendolo quindi. In sostanza Putin vorrebbe terrorizzare il suo nemico, annientarlo psicologicamente prima ancora che fisicamente, il messaggio è chiaro ed è rivolto forse anche alla Turchia di Erdogan: ovunque ci saranno postazioni ritenute ostili gli armamenti russi potranno arrivare. In ogni caso, scenari apocalittici a parte, la Russia ha informato preventivamente dell’attacco gli Stati Uniti. Lo ha reso noto il portavoce del Pentagono, Peter Cook che ha spiegato: “Lo abbiamo apprezzato” aggiungendo però che Mosca aveva comunque il dovere di fornire questa informazione sulla base del memorandum d’intesa firmato con Washington per evitare incidenti nei cieli della Siria.