RUSSIA-OCCIDENTE: INCUBO DI NUOVA GUERRA FREDDA

Se 27 anni fa l'abbattimento del muro di Berlino segnò la fine della 'guerra fredda' e del rischio di un conflitto atomico tra la Russia e l'Occidente, ora torna l'incubo di quel clima. Lo si era rischiato con la crisi tra il Cremlino e l'Ucraina con l'annessione della Crimea da parte di Putin, adesso sono molti i fattori che inducono al pessimismo.

Ora il bubbone più grosso è la Siria dove i russi, alleati di Damasco, sono intervenuti militarmente col pretesto di debellare l'Isis, ma in realtà per sconfiggere i ribelli alla dittatura di Assad, in tal modo assicurandosi il dominio sul Medio Oriente. Ciò ha indotto Kerry, segretario di Stato Usa, a interrompere le trattative con la Russia, ha 'gelato' i rapporti con Mosca da parte dei Paesi Ue meno duri (Germania e Francia), tanto che è stata annullata la visita del 'nuovo Zar' a Parigi.
Ma c'è dell'altro, molto altro. Da giugno nuove sanzioni economiche europee contro il Cremlino per l'abbattimento, da parte di filorussi in Ucraina, di un aereo malese. Missili di Putin sul Baltico, in grado di trasportare testate atomiche. Grossi finanziamenti russi ai partiti populisti dell'Ue.
C'è anche l'inserimento 'a gamba tesa' del 'nuovo Zar' nella campagna elettorale Usa: elogio di Donald Trump, definito “talentuoso”, e continui attacchi hacker contro Hillary Clinton.
Come ha reagito Putin a questo clima esplosivo? Invitando la popolazione a mobilitarsi preparandosi allo scontro con l'Occidente, addirittura chiedendo che prenoti i posti (che sono limitati) nei rifugi anti-atomici e accumuli riserve di grano.
Ma cosa induce il 'nuovo Zar' (64 anni, ex agente del Kgb nella Ddr e da 16 anni alla guida della Russia) a mostrare i muscoli e a far rullare i tamburi?
Forse questo 'clima da allarme rosso' è un segno di debolezza dato che il suo potere non è più tanto granitico come in passato poiché i militari hanno un ruolo sempre più da protagonisti. In sostanza, lui sfrutterebbe questo brusco aggravamento delle tensioni con l'Occidente per scaricare all'esterno i problemi interni della Russia e per rafforzare la sua figura di 'condottiero'.
Questa nuova 'guerra fredda' è in atto da due anni e mezzo, da quando Putin decise di annettere la Crimea. Ma da alcuni mesi c'è un'éscalation esplosiva su vari fronti. Per disinnescare la miccia ci sarebbe stato bisogno di un Presidente americano con più fermezza di Barack Obama.

AUGUSTO DELL’ANGELO

Augusto.dell@alice.it