Rete di economia solidale a convegno a Trieste

“L'economia da sola non può cambiare l'economia. E' necessario collegare i cambiamenti con la costituzione di forme autonome di altra economia per arrivare alla trasformazione complessiva della società, lavorando anche sull'immaginario collettivo, sulle culture, sulle dipendenze della società dei consumi ancora prevalenti”. E' quanto affermato da Davide Biolghini, fisico cibernetico, coordinatore scientifico di Forum Cooperazione e Tecnologia, ente di ricerca no profit che si occupa di reti e processi partecipati e referente dell'Area Ricerca e Formazione del Tavolo RES - Rete di Economia Solidale tracciando un bilancio della scuola estiva per promotori e operatori dell’economia solidale “I Dialoghi di San Giovanni” che si tiene a Trieste nell'ambito di Bioest - la “Fiera dei prodotti naturali e delle associazioni ambientaliste, culturali e del volontariato” che si tiene fino a domenica 21 giugno nel Parco di San Giovanni a Trieste dalle 9 alle 22 con ingresso libero - e che costituisce il preludio dell'incontro annuale “INES”.L'“Incontro Nazionale di Economia Solidale" (INES) che da oltre 10 anni si svolge in una città diversa ha lo scopo prioritario di far incontrare il mondo dell'”equo e solidale” (gruppi di acquisto, imprese etiche, operatori commerciali, reti e distretti di economia solidale, enti pubblici e semplici cittadini) per confrontare esperienze, definire progetti e, molto concretamente, cercare di favorire la costituzione di distretti e filiere di economia solidale. Nell'ambito della scuola di INES è stata sottolineata la necessità di una riforma dell'economia che anche la nuova Enciclica verde di Papa Francesco mette in luce.
“Nei due giorni di scuola intitolati “I Dialoghi di San Giovanni” - ha proseguito Biolghini - si sono messi a confronto esponenti di più paradigmi di altra economia chiamati non a caso, ma già inseriti in gruppi di lavoro e in iniziative di tipo collaborativo in alcuni territori. Il confronto ci serviva per rafforzare relazioni collaborative avendo alle spalle alcune pratiche che hanno permesso di consolidare i primi rapporti di fiducia reciproca. I due giorni di scuola hanno offerto anche l'occasione per presentare ai 60 iscritti, per lo più giovani, come sia possibile costruire spazi di intervento comune anche se i paradigmi di riferimento, le visioni e le strategie complessive sono diverse. Crediamo che l'obiettivo sia stato raggiunto sia per quanto riguarda la verifica tra quali siano le intersezioni e i possibili luoghi di confronto tra i diversi paradigmi di altra economia, che per quanto attiene ad alcune proposte di approfondimento e di ricerca critica dei riferimenti più generali che sono stati proposti. La scuola è stata inaugurata da un lectio magistralis di Roberto Mancini, filosofo e docente all'Università di Macerata, a partire dal suo recente libro “Trasformare l'economia” e si è conclusa con un'altra attesa lezione, quella del filosofo della liberazione ed esponente delle reti di economia solidale brasiliana Euclides Mance. Entrambe le lezioni sono state occasione per specifici approfondimenti e per la verifica di sostanziali convergenze, soprattutto su un punto strategico: l'economia da sola non può cambiare l'economia. E' necessario collegare i cambiamenti con la costituzione di forme autonome di altra economia per arrivare alla trasformazione complessiva della società, lavorando anche sull'immaginario collettivo, sulle culture, sulle dipendenze della società dei consumi ancora prevalenti nelle società contemporanee”.

“Per quanto riguarda la scuola – ha concluso Biolghini - si è deciso di proseguire con questo approccio di confronto e approfondimento dei singoli paradigmi e in particolare dei concetti che possono permettere di costruire insieme delle “cassette degli attrezzi” che permettano l'intervento concreto nelle fasi di transizione che stiamo vivendo con gli effetti della crisi sistemica, che si avverte sul piano non solo economico-finanziario, ma anche ecologico e che ormai - anche dopo l'Enciclica di Papa Francesco - è sempre più presente, o comunque fatta presente, agli abitanti del pianeta”.