Quando la Cultura è ricchezza non solo per lo spirito

Pordenonelegge, la celebre manifestazione del campo dell'editoria, che si svolge a Pordenone durante il mese di settembre, ha saputo dimostrare con i fatti che la Cultura, intesa in senso lato, non è un costo, ma una ricchezza per l'intero territorio, anche in termini strettamente monetari.

Lo certifica, senza ombra di dubbio, il "Rapporto sugli effetti socioeconomici" avviato dalla Fondazione Pordenonelegge e coordinato da Guido Guerzoni dell'Università Bocconi di Milano.
Dall'analisi effattuata sull'impatto economico complessivo di Pordenonelegge ne è risultato un indotto, per l'anno 2014, superiroe a sei milioni di euro, con un moltiplicatore complessivo (relativo ai contributi versati) pari a 7,27.

Ottimo anche l'impatto fiscale, con più di 418.432 euro entrati nelle casse della Regione Fvg, cifra che supera i finanziamenti pubblici erogati a supporto dell'evento. Da questa analisi, sicuramente di parte ma non per questo meno significativa, emerge che l'evento, in se tipicamente culturale, è in grado di produrre benessere e ricchezza per l'intero territorio in cui si manifesta. Da tale ricchezza, inoltre, lo Stato o comunque l'ente che lo rappresenta, ne ricava a sua volta una entrata fiscale superiore alla spesa sostenuta, confermando un doppio volano di ricchezza: per il privato e per le casse pubbliche.

Si tratta molto spesso di una verità snobbata o, peggio ignorata, da chi potrebbe utilizzare risorse pubbliche per finanziare la cultura. Speriamo che iniziative di questo tipo e le evidenze che sono in grado di produrre, spingano chi di dovere ad aumentare gli investimenti (pubblici in primis, ma anche privati) per iniziative a carattere culturale. Pordenonelegge ha dimostrato che l'equazione "Cultura = Ricchezza" non è un miraggio.

Miracoli di questo tipo possono essere replicati e moltiplicati, restituendo a questo paese un briciolo della sua antica vocazione di "culla delle civiltà". Ci vuole però coraggio, onestà e modestia, tre qualità già rare di per sè, rarissime tutte insieme, praticamente introvabili in coloro che gestiscono la Res pubblica.