Protezione civile, nota del Presidente della Regione Fvg Debora Serracchiani: “Competenza resta in capo alla regione”

“La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia resta in capo alla Regione, ed è destituita di fondamento qualsiasi illazione o allarmismo in merito al suo trasferimento alla competenza nazionale”. Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, intervenendo in merito al disegno di legge Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale della Protezione civile, giunto al Senato lo scorso 13 ottobre.
“Il testo del disegno di legge – continua Serracchiani - è da giorni disponibile al pubblico e senza fatica avrebbe potuto essere letto; e non permette in alcun modo di dedurre che sia in atto contro la Regione una deprivazione di competenze né tantomeno un attacco alla nostra autonomia. E’ sufficiente una rapida lettura della dozzina di pagine che ne compongono l’articolato per capirlo, magari soffermandosi all’articolo 4, dove si ribadisce che sono “fatte salve le prerogative riconosciute alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e Bolzano”, per capire che si sta sollevando un polverone fondato sul nulla”.
“L’autonomia e la specialità della nostra Regione, che noi stiamo valorizzando con passione, sono troppo importanti per essere estratti di continuo dal cassetto delle polemiche di repertorio. La responsabilità di difendere questo bene prezioso andrebbe fatta propria da tutti e in tutte le sedi, istituzionali e d’opinione”.
“I fatti sono quelli che restano, al di là delle dichiarazioni. E tra i fatti concreti vanno innanzitutto ricordati gli interventi emendativi sull’articolo 39 della legge sulle riforme istituzionali approvata ieri, che rafforzano le prerogative dello Statuto di autonomia e costituiscono un solido riconoscimento della specialità regionale”.
“Inoltre il passaggio ieri al Senato della legge di riforma istituzionale ha ribadito che sono di competenza esclusiva dello Stato solo il sistema nazionale e il coordinamento della Protezione civile, esattamente come avviene ora attraverso il Dipartimento nazionale della Protezione civile. Tant’è che il ddl ribadisce che quello della PC è un sistema policentrico che opera a livello centrale, regionale e locale, e che – conclude Serracchiani - le funzioni in materia di PC vengono attribuite allo Stato, alle regioni, ai comuni, alle unioni di comuni”.