PRIMO DITTATORE IN AFRICA CONDANNATO ALL’ERGASTOLO

Giornata storica per l'Africa. Per la prima volta, infatti, un dittatore è condannato all'ergastolo. Si tratta di Hissène Habrè, 73 anni, Presidente del Ciad per 8 anni, dal 1982 al 1990. La condanna per crimini contro l'umanità è stata pronunciata da un tribunale del vicin o Senegal, Paese in cui Habrè era fuggito dopo essere stato cacciato dal suo su mandato di cattura emesso dal Belgio nel 2005. A deporlo fu un suo ex consigliere, Idris Deby, che è ancor oggi al potere nella capitale N'Djamena, coccolato dal Pentagono.

L'accusa: torture e violenze, sopratutto ai danni di donne e bambine, tra cui una di 13 anni, che hanno accolto la sentenza nel salone a due piani di Dakar con entusiasmo mentre lui, accusato di aver ordinato l'uccisione di ben 40 mila persone durante la dittatura, l'ha salutata con il pugno chiuso definendo le accusatrici “prostitute e ninfomani”.
Figura controversa anche politicamente: dopo gli studi in Francia era infatti salito al potere grazie al decisivo aiuto della Cia. Per anni ha combattuto per conto dell'Occidente la confinante Libia di Muammar Gheddafi.
Il verdetto sancisce che lui seviziava le sue vittime di persona in una grande piscina, trasformata in mattatoio, nella sua villa. Oppure consigliava col telefonino il tipo di tortura: gas sparato negli occhi, bruciature di sigarette, oppure il 'panino dell'orrore' (la testa stretta tra due bastoni legati con una corda che poi si attorcigliava.
Un processo ibrido in quanto formato da giudici scelti dall'Unione Africana e finanziato da Ue e Usa. Lui, il dittatore, era fieramente vestito di bianco, occhiali da sole e turbante da uomo del Sahara.
Giustizia è fatta, ma perché non lo è ancora per un altro dittatore, il Presidente sudanese Bashir che, pur se anche lui con a carico un mandato di cattura internazionale per crimini contro l'umanità, gira indisturbato per tutta l'Africa?
La condanna di Habré dovrebbe aver aperto la strada.

AUGUSTO DELL’ANGELO

Augusto.dell@alice.it