“Pre” caso Ciriani: mentre tutti fingono di cadere dal pero, l’ex presidente della Provincia di Pordenone su Facebook difende il suo operato

Oggi le edizioni locali di Pordenone dei quotidiani Messaggero Veneto e Gazzettino hanno ripreso la notizia pubblicata ieri da E-Paper relativa all'esposto presentato dal presidente dell’associazione Legacoopsociali regionale del Friuli Venezia Giulia, Gianluigi Bettoli. Un esposto alla procura di Pordenone che chiama in causa l’ex presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, esposto nel quale si ipotizza che Ciriani abbia favorito le cooperative per le quali lavorava all’epoca dei fatti, utilizzando il suo ruolo di amministratore provinciale. Come tutti gli esposti si chiede alla procura di fare le dovute verifiche. Quindi nessuna ipotesi di colpevolezza e neppure di indagine finchè, se lo vorrà fare, la procura della destra Tagliamento non deciderà se dare credito ai fatti denunciati o meno. Quello che appare stucchevole è il fatto che la notizia dell'esposto che era in realtà già conosciuta e ci risulta circolasse fra giornalisti e politici locali, non fosse già uscita pubblicamente quasi vi fosse una sorta di congiura del silenzio da parte di tutto il mondo politico e informativo locale o quantomeno una "distratta sottovalutazione". Non che questo meravigli, come non meraviglia il fatto, che chi già sapeva da settimane ora colleghi maliziosamente e direttamente l'uscita della notizia unicamente alla candidatura annunciata da Ciriani. Certo questo rende la notizia più attuale, ma candidatura o meno, quell'informazione andava data. Come è corretto dare contezza alla replica di Alessandro Ciriani che sul suo profilo Facebook ha scritto sotto il titolo “Leggete e tenetevi duro. Ma se pensano di fermarmi con questi mezzucci, vuol dire che non mi conoscono". "Il vecchio teatrino della vecchia politica è duro a morire, (scrive ancora Ciriani), chi pensa di spaventarmi diffondendo notizie di fantomatici esposti che coinvolgerebbero il mio operato come Presidente della Provincia si sbaglia di grosso. Apprendo infatti solo da giornalisti (!!) l’esistenza di un esposto che sarebbe stato presentato dal comunistissimo presidente di Legacoopsociali Gigi Bettoli. Non ne conosco i contenuti ufficiali, e mi sembra non casuale il tempismo con cui viene diffusa una notizia che non riguarda nessuna persona indagata. Mi pare evidente il maldestro tentativo di disturbare e condizionare la corretta prosecuzione della campagna elettorale appena iniziata. Da quel poco di informazioni che ho avuto, paradossalmente dai giornalisti, mi pare che non ci sia nulla, ma proprio nulla, che abbia qualche rilevanza giuridica e neppure alcun rilievo di inopportunità, poiché ho sempre agito nel mio mandato di Presidente della Provincia nel rispetto della legge e con la massima trasparenza: d’altronde gli atti parlano chiaro e sono a disposizione di tutti, essendo pubblici. Auspico che il dibattito elettorale si concentri sui bisogni della città e non su attacchi personali privi di fondamento. In ogni caso mi riservo ogni approfondimento per tutelare la mia onorabilità, la mia immagine pubblica ed il mio decoro professionale in ogni sede”.