Pordenonelegge: ingegno narrativo ed economico

una-piazza-piena-di-libri-pordenonelegge-2014-1E' con grande giubilo e numeri da capogiro che si è conclusa la quinta edizione di Pordenonelegge, la festa del libro celebrata con autori, opinionisti e lettori.

E la soddisfazione è stata espressa non soltanto dal numeroso pubblico presente in queste giornate, ma anche dal direttore della rassegna, Gian Mario Villalta: «La varietà e complessità delle proposte, - ha spiegato - la qualità e quantità degli eventi e dei protagonisti, l’efficacia della macchina organizzativa hanno conquistato gli autori, gli ospiti, le case editrici, gli operatori italiani e internazionali che ci hanno raggiunto a Pordenonelegge. Non capita spesso, per gli autori, di trovarsi bloccati al firma copie per un’ora dopo l’incontro». E a testimoniare il grande successo sono anche i numeri: oltre 300 incontri, 460 autori presenti, quaranta siti dedicati agli eventi, e ogni appuntamento sempre tutto esaurito.
Insomma, più che confermata l'affluenza della scorsa edizione con ben 130 mila partecipanti,e registrato un aumento di partecipazione giovanile.
Ma Pordenonelegge non obbedisce soltanto alle necessità della cultura, bens' anche a quelle dell'economia. «Solo qualche mese fa - spiegano gli addetti ai lavori - abbiamo presentato un importante studio dell’Università Bocconi curato da Guido Guerzoni, sull’impatto economico e fiscale di pordenonelegge. Siamo felici che questi cinque giorni, per l’affluenza del pubblico e l’evidente indotto legato al forte aumento dell’incoming, possano confermare il valore economico e non solo socioculturale di una manifestazione che sa fare squadra con la città e il territorio. Sappiamo che gli enti pubblici regionali, per ogni euro investito sul festival possono riceverne indietro ben sette. Una attestazione importante quando si ricevono contributi pubblici. Il nostro obiettivo guarda adesso all’autonomia della Fondazione Pordenonelegge.it, e al suo ulteriore potenziamento come agenzia culturale di riferimento per il territorio, come nel caso del Premio Hemingway a Lignano o per Idea Natale a Udine». E i numeri, del resto, lasciano davvero ben sperare: «quest'anno, infatti, il festival a fronte di un budget di circa 800 mila euro ha toccato quota 53% nel fundraising privato – ha affermato il direttore di Fondazione Pordenonelegge.it Michela Zin – e il crowfunding è cresciuta di circa 1/3 rispetto al 2014, con 1710 “Amici” del festival in luogo dei 1297 dello scorso anno. Un trend che ci ha aiutato nella riduzione e gestione delle code per gli incontri, con il 40% dei posti riservato in prelazione di ingresso a chi aveva prenotato. Ma pordenonelegge è anche fare squadra con la città: e l’adesione spontanea e corale di esercizi commerciali, bar e ristoranti risalta agli occhi di chiunque faccia tappa a Pordenone. Molti Comuni italiani sono venuti da noi per prendere spunti: operatori culturali di Salerno, Cortina e Cagliari, ma anche operatori internazionali legati a un progetto europeo sul quale siamo impegnati con partner di Polonia, Scozia, Francia, Germania e Belgio».