Piano “lacrime e sangue” della tedesca Siemens, taglia 7.800 addetti per risparmiare 1 miliardo

Il segnale non è certo positivo, la tedesca Siemens maggiore industria ingegneristica europea ricorre al taglio del personale per cercare di invertire il trend negativo dei profitti. Il gruppo industriale ha infatti annunciato il taglio di 7.800 addetti nel mondo, di cui però 3.300 sono in Germania, nel quadro di un piano di riorganizzazione già annunciato la scorsa primavera che dovrebbe portare a risparmi per 1 miliardo di euro alla fine del 2016. Il gruppo, che conta su più di 300 mila addetti, ha spiegato in una nota che la soppressione dei posti di lavoro riguarderà soprattutto i servizi amministrativi e le funzioni di direzione e non la ricerca. Il piano, denominato Vision 2020 ha scritto in una nota l'amministratore delegato Joe Kaeser "consentirà alla nostra società di tornare a una crescita sostenibile e di ridurre il gap di profittabilità con i nostri concorrenti". Dal vertice dell'organizzazione delle risorse umane la responsabile del personale, Janina Kugel, ha arriva quella che vine definita, la volontà di "iniziare il dialogo con i sindacati il prima possibile, per raggiungere soluzioni costruttive" per l'impatto sociale. La riorganizzazione nel suo complesso ha previsto lo snellimento da 16 a nove divisioni e l'eliminazione di alcuni ruoli intermedi. Il focus industriale è su elettricità, automazione, digitale. Secondo gli analisti internazionali i tagli arrivano nel momento in cui le divisioni medicale e energetica, un tempo i fiori all'occhiello dell'industria tedesca, stanno mettendo a repentaglio il piano di rilancio: hanno perso il 27% di profitti secondo i conti trimestrali comunicati lo scorso mese, affossando il risultato complessivo a 1,8 miliardi di euro (-4,1%). Siemens dice nella sua nota che i risparmi prodotti dai tagli di personale "saranno investiti in iniziative per l'innovazione, la produttività e la crescita". Nel solo esercizio 2015 dovrebbero essere messi a disposizione di queste voci oltre 1 miliardo di euro, di cui 400 milioni circa per la ricerca e sviluppo. Il comunicato ricorda infine che la compagnia si aspetta che il numero di dipendenti globale resti in linea, considerando i nuovi ingressi: "Nei primi quattro mesi del corrente esercizio fiscale, Siemens ha assunto oltre 11mila persone in tutto il mondo, 1.500 delle quali in Germania". Considerando che le discussioni con i rappresentanti dei lavoratori devono ancora partire, la società spiega che non è ancora possibile dare un dettaglio geografico dei tagli. Per quanto riguarda la presenza in Italia, Siemens ha chiuso l'esercizio 2014 con un fatturato di 1,7 miliardi e ordini per un pari importo.