DA OGGI STOP ALLE TARIFFE DI ROAMING NELL’UE

Da oggi 15 giugno i cittadini europei potranno utilizzare telefonini, smartphone e tablet senza costi aggiuntivi mentre si trovano nei Paesi UE (Gran Bretagna inclusa, in attesa del perfezionamento della Brexit) e in quelli dello Spazio economico europeo (Norvegia, Liechtenstein e Islanda); resta per ora esclusa la Svizzera.
"Lo scopo dell'Unione europea è avvicinare le popolazioni e facilitare la vita delle persone. L'abolizione delle tariffe di roaming è un vero successo europeo”, sostengono in una dichiarazione congiunta il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il primo ministro maltese Joseph Muscat, a nome della presidenza maltese del Consiglio dell'Unione europea, e il Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. “D'ora in poi i cittadini che viaggiano nell'UE potranno chiamare, inviare messaggi e connettersi con i loro dispositivi mobili allo stesso prezzo che pagano nel loro paese di origine. L'abolizione delle tariffe di roaming è uno dei successi principali e più tangibili dell'UE”.
“Negli ultimi 10 anni – proseguono Tajani, Muscat e Juncker – le nostre istituzioni hanno collaborato assiduamente per ovviare a questa carenza del mercato. Ogni volta che un cittadino europeo attraversava una frontiera dell'UE, per lavoro, studio o vacanza o solo per un giorno, doveva contenersi nell'utilizzo del telefono cellulare per evitare di ricevere una bolletta salata una volta rientrato a casa. Le tariffe di roaming saranno ora un ricordo del passato. Da oggi gli utenti potranno restare connessi mentre viaggiano nell'UE allo stesso prezzo pagato a casa. Il cammino è stato lungo e ha visto il coinvolgimento di vari attori, ma grazie a una stretta collaborazione l'Unione europea ha offerto ai suoi cittadini un risultato positivo e concreto. Siamo orgogliosi che l'UE abbia abolito le elevatissime tariffe di roaming e siamo grati a coloro che hanno avuto la determinazione per superare gli ostacoli e perseguire questo obiettivo”.
“Allo stesso tempo, - ricordano – l'UE è riuscita a trovare il giusto equilibrio tra abolizione delle tariffe di roaming e necessità di preservare la competitività e l'attrattività delle formule tariffarie nazionali. Gli operatori hanno avuto due anni di tempo per prepararsi all'abolizione delle tariffe di roaming, e siamo fiduciosi che sapranno cogliere le opportunità offerte dalle nuove norme a vantaggio dei loro clienti. L'abolizione delle tariffe di roaming – concludono Tajani, Muscat e Juncker – è alla base del mercato unico digitale dell'UE ed è un altro passo verso la creazione di una società digitale europea unita e sostenibile, accessibile per tutti i cittadini".
Da oggi, i telefoni mobili potranno essere usati mentre si viaggia nella UE pagando lo stesso prezzo sostenuto nel Paese di residenza: se si paga per un pacchetto di minuti, sms o dati nel Paese in cui si è stabiliti, ogni chiamata voce, sms o sessione per i dati effettuata mentre si viaggia nella UE sarà dedotta dal volume previsto dal contratto come se ci si fosse trovati sempre nel Paese di residenza (quello in cui si è acceso il contratto telefonico) senza ulteriori costi.
In sostanza, è la fine del roaming così come lo abbiamo conosciuto finora.
I limiti al prezzo massimo che gli operatori si caricano l'un l'altro per l'uso delle reti (mercato roaming all'ingrosso) sono stati fissati in 0,032 centesimi di euro per minuto per la voce (da metà giugno 2017), in 0,01 per sms, una riduzione progressiva in cinque anni per il traffico dati da 7,7 centesimi per GB da metà giugno prossimo a 6/GB dal 2018, a 4,5 centesimi/Gb dal 2019, a 3,5 dal 2020, a 3/GB dal 2021 a 2,5 /Gb dal 2022.