Nuovi allarmi nel Mediterraneo, naufragio a Rodi e 3 barconi in difficoltà nel canale di Sicilia

Un altro barcone si è ribaltato al largo dell'isola di Rodi, nel mar Egeo, e un altro battello con oltre 300 migranti rischia di affondare nelle acque del Mediterraneo. In questo caso, secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, ci sono già almeno 20 persone decedute. "L'Organizzazione con sede a Roma ha ricevuto una richiesta di aiuto in acque internazionali nella quale si parlava di altri tre battelli in difficoltà. Le persone che hanno lanciato l'appello hanno detto appunto che più di 300 persone si trovano a bordo del loro battello, che era sul punto di colare a picca. A Rodi, invece, sono morti tre migranti, fra cui un bambino. Altre 80 persone sono state salvate ma vi sarebbero una ottantina di dispersi,  secondo un bilancio provvisorio della polizia portuale. Secondo le autorità greche il barcone era partito dalle coste della vicina Turchia ma i trafficanti avevano abbandonato l’imbarcazione quando ancora si trovava al largo dell’isola di Rodi. Il barcone non più governato avrebbe urtato uno scoglio cominciando  a inabissarsi di fronte alla spiaggia di Zephyros. Stando i testimoni che si trovavano sulla spiaggia, le persone a bordo sono saltate in acqua senza attendere i soccorsi e hanno cominciato a dirigersi  verso terra alcuni in preda al terrore e probabilmente incapaci di nuotare sotto gli occhi sbigottiti di residenti e turisti accorsi sul posto che hanno cercato di aiutare. La settimana scorsa erano arrivati circa 700 migranti a Mitilene, sull'isola greca di Lesbo, di fronte alle coste turche, nel Nord-est dell'Egeo. Insomma i flussi favoriti dal bel tempo non sembrano avere sosta ed il rischio di altre ecatombe come quella di sabato notte è sempre altissimo, perchè i natanti stracarichi sono fatiscenti, galleggiano per miracolo, i motori in genere vetusti come se non più delle barche che li ospitano non reggono e vanno di frequente in avaria. Senza contare che spesso chi governa la barca non ha alcuna esperienza marinara. Secondo alcuni migranti interrogati, infatti, le organizzazioni criminali assoldano fra gli stessi migranti qualcuno per guidare l'imbarcazione, uno sconto sul prezzo del “biglietto” o addirittura una opportunità gratuita per chi non aveva più risorse per pagarsi il viaggio. Un ricatto che ovviamente non li rende meno colpevoli, ma alla fine ne fa a loro volta delle vittime, dato che spesso hanno la stessa sorte dei passeggeri.