NON DIMENTICARE SREBRENICA: RICORDO NON SIA RETORICA MA DOVERE

"Fermarsi a riflettere su quanto accaduto a Srebrenica-Potocari nel 1995, che ha lasciato una ferita indelebile nel vissuto dell'Europa, è un atto che acquista oggi un valore simbolico imprescindibile per la strutturazione di una coscienza di pace e rispetto per l'intera comunità internazionale". È quanto dichiara in una nota Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare eletto in Europa, secondo cui "nel 21° anniversario del genocidio di Srebrenica, ricordare i drammatici eventi di quei giorni, in cui persero la vita oltre 8.500 uomini e ragazzi musulmani nella città da cui furono deportati oltre 25.000 donne, bambini e anziani rappresenta un atto doveroso sotto il profilo storico, culturale ed umanitario -spiega- E le commemorazioni ufficiali e gli eventi che in Italia e in Europa celebreranno la giornata non devono essere mera retorica ma strumento di riflessione attraverso cui lanciare un monito universale: contro ogni genocidio, contro ogni barbarie, contro ogni violenza che calpesta la dignità umana".
"Questo monito - prosegue Di Biagio - è tanto più attuale oggi, alla luce delle atrocità, conflittualità geopolitiche e contrapposizioni ideologiche che ancora contaminano con crescente violenza lo scenario internazionale e in ragione delle quali è doveroso guardare al passato con lucidità storica e consapevolezza”.
Di Biagio conclude: "si cominciano a vedere segnali di evoluzione culturale nel tessuto sociale, soprattutto nei social, una crescente sensibilità su un tema finora ignorato, che sono il germe di una coscienza condivisa e il segno che il lavoro fatto finora sta dando i suoi primi frutti. Certamente il cammino da fare è ancora lungo ed un primo significativo passaggio deve essere il riconoscimento, anche in Italia, della giornata della memoria l'11 luglio, motivo per il quale c'è una mozione già depositata in Parlamento, per ratificare la risoluzione P6-TA (2009) 0028 approvata dal Parlamento Europeo il 15 gennaio 2009".