Mostra per gli 80 anni di Guccione. Un gigante alla scuola di Scicli

Piero Guccione

Piero Guccione

Marco Goldin organizza a Vicenza nella nobile sede palladiana della Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati, una mostra a Piero Guccione, che inaugurerà il 13 marzo.

Era l'anno del grande crollo, quello del muro di Berlino, quando Piero Guccione vide realizzarsi la sua grande antologica, 130 tra dipinti e pastelli che impreziosirono le sale di Palazzo Sarcinelli a Conegliano.
L'evento fu allestito da Marco Goldin, al tempo giovane curatore artistico che, nel corso della sua carriera, diede vita a una lunghissima serie di esposizioni riservate alla migliore pittura italiana del secondo Novecento, sia figurativa, che astratta, che informale.
Dal 1989 a oggi sono state circa una ventina le esposizioni personali dedicate a Guccione, assieme al quale Goldin ha fatto scoprire all'Italia gli altri esponenti di quella che è stata classificata come la "Scuola di Scicli". Chi furono i suoi discepoli? Un gruppetto di artisti puri che, nell'estrema periferia, lontani dalle metropoli modaiole, le Biennali pretenziose e dal consumismo che da tempo aveva corrotto anche l'arte, con Franco Sarnari in testa fece parlare di sè perfino da Susan Sontag e Guttuso, che scrisse: “Queste isole di purezza di intenti ci sono. Soltanto che l'organizzazione della vita artistica italiana è stata talmente inquinata e corrotta che è difficile individuarle, conoscerle. Io, che sono uno che ama queste cose, qualcuna di queste isole le conosco e questo fatto mi induce a una profonda malinconia perché vedo che sono momenti di una vita eroica assolutamente senza sbocco perché la situazione attuale non lo consente. Ti faccio un esempio: a Scicli, che è un paesino della Sicilia dove sono andati a vivere dei giovani artisti, Guccione e Sarnari, c'è una piccola scuola di pittori di cui l'Italia non sa nulla, di cui le Biennali non sanno niente, non vogliono saperne o non gliene importa niente di saperlo. Questo non è giusto”. 174517476-1e6bb89f-572d-45be-95fb-82a1479cda33
Ma torniamo a bomba: in occasione dell'ottantesimo compleanno dell'artista, il 5 maggio, a Vicenza nella nobile sede palladiana della Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati, Goldin ha voluto omaggiare l'artista con una mostra di poche ma selezionatissime opere degli ultimi venticinque anni, sedici in tutto, molte di grande formato e inedite.

In questi decenni, tra Goldin e Guccione si è andato consolidando un rapporto che travalica quello tra artista e critico, quasi filiale, di grande, reciproco affetto e rispetto. Fondato su una sensibilità comune che muove dalla descrizione del reale, con la parola e con la pittura, per dilagare nello spazio interiore.
Non è quindi un caso se si incontrano ancora una volta, adesso a Vicenza, quasi a fare sintesi di un'amicizia che si è espressa nell'applicazione costante rispetto al proprio ambito di riflessione, pittorica e critica.

1164105408bIn occasione delle mostra in Palazzo Chiericati, Goldin ha scelto di realizzare, per le sue edizioni di Linea d'ombra, la più ampia monografia mai dedicata a Guccione, di oltre 250 pagine complessive e comprendente oltre 130 opere illustrate a colori, dal 1957 al 2014. Essa racchiude tutti i testi, alcuni anche ampi e di ricostruzione storica del percorso, che nei decenni Goldin ha pubblicato sul pittore. Con l'aggiunta di un saggio inedito, scritto per questa circostanza, e dedicato alla produzione degli ultimi cinque anni. Quadri che occuperanno la sala più ampia di Palazzo Chiericati. In chiusura del volume, di grande formato e che sarà il secondo numero della serie iniziata con la monografia recente dello stesso Goldin su Antonio López García, apparati bio-bibliografici daranno conto, in modo aggiornato, di tutte le esposizioni sia personali che collettive. Oltre a una ampia biografia critica.
L'inaugurazione della mostra, promossa dal Comune di Vicenza e da Linea d'ombra, è prevista per venerdì 13 marzo alle 18.