Montenegro nella Nato così la Russia si infuria

Vladimir Putin ha davvero un diavolo per capello: non bastassero la volontà dell'Ucraina di entrare nell'Ue e la tensione con la Turchia per il jet abbattuto dalla contraerea di Ankara, ora ci si mette anche il Montenegro, o meglio la Nato che l'ha invitato a entrare nell'Alleanza atlantica come ventinovesimo Stato, esattamente il numero della Comunità europea quando (molto presto) vi entrerà anche la Turchia.
E' il più piccolo della serie di Paesi balcanici in cui è incastonato e e che fino alla fine del secolo scorso costituivano la Jugoslavia. E' affacciato sull'Adriatico con spiagge meravigliose, ma noi ricordiamo il Montenegro perché diede i natali alla regina Elena, amatissima in Italia, perché da principessa lasciò la sua reggia sulla collina di Cettigne per sposare Vittorio Emanuele III°, al quale ha dato 5 figli: Jolanda, Mafalda, l'erede al trono Umberto, Giovanna e Maria Francesca.
Dopo la disintegrazione della Jugoslavia il Montenegro divenne Repubblica, unita alla Serbia. Ma dal 3 giugno 2006 si è trasformato in Stato indipendente, proclamato in seguito al referendum del 21 maggio di quell'anno. Ha una popolazione di 672 mila abitanti, è membro dell'Onu e ha per capitale Podgorica, cioé sotto la montagna.
La Nato ha giustificato l'invito di adesione rivolto al piccolo Paese come la riprova della politica atlantica della 'porta aperta', che invece non è stata finora applicata ad altri 2 Stati balcanici come la Bosnia e la Macedonia e a uno caucasico, la Georgia, la patria di Stalin.
Mosca ha reagito con la solita durezza e infatti il portavoce di Putin ha subito detto: “Reagiremo a questo continuo espansionismo a Est della Nato”. C'è da pensare che Mosca darà quanto prima un taglio alla cooperazione tecnico-militare da anni in atto con Podgorica.

Augusto Dell’Angelo
Augusto.dell@alice.it