Migranti: Abusi e violenze sulle donne e i minori in fuga d aguerre e carestie, la preoccupazione dell’Unhcr

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è “fortemente preoccupato” per le informazioni giunte da testimonianze credibili relative ad episodi di abusi a danno di donne e minori migranti e rifugiati che si stanno spostando attraverso l’Europa. È quanto si legge in una nota dell’Agenzia Onu, in cui si ricorda che dall’inizio dell’anno, più di 644mila rifugiati e migranti sono arrivati in Europa via mare. Di questi, circa il 34% sono donne e bambini. Oltre ai rischi e agli abusi che si trovano ad affrontare durante il viaggio prima di arrivare sulle coste europee, le donne e i bambini sono anche di fronte a numerosi rischi lungo le rotte interne attraverso l'Europa.
“I minori rifugiati e migranti che si spostano in Europa sono esposti a un grave rischio di violenze e abusi, compresa la violenza sessuale, in particolare quando si trovano in luoghi di accoglienza sovraffollati, o in molti siti in cui rifugiati e migranti si riuniscono, come parchi, stazioni ferroviarie, stazioni degli autobus e lungo le strade”, rileva l’UNHCR.
Secondo quanto si evince da testimonianze dirette e da rapporti in possesso dell’Agenzia, ci sono stati casi in cui minori sono stati costretti a rapporti sessuali per riuscire a pagare i trafficanti e poter proseguire il viaggio, perché hanno necessità di procurarsi denaro. I minori non accompagnati sono particolarmente vulnerabili perché si trovano senza la protezione e la cura di un adulto. In alcuni paesi europei, i minori possono essere sottoposti a provvedimenti detentivi anche con gli adulti, cosa che rappresenta un grave rischio.
Anche le donne rifugiate e migranti che viaggiano da sole sono esposte a gravi rischi mentre si spostano attraverso l'Europa, a volte di notte, lungo percorsi insicuri o in luoghi che non offrono condizioni minime di sicurezza. Molti centri di accoglienza sono sovraffollati, e mancano di illuminazione adeguata e di spazi separati per le donne sole e per famiglie con bambini.
L'UNHCR fa dunque “appello a tutte le autorità nazionali europee affinché prendano adeguate misure per assicurare la protezione delle donne e delle ragazze, anche attraverso la predisposizione di strutture di accoglienza adeguate e sicure” e chiede “con urgenza” alle autorità di trovare alternative alla detenzione dei minori.
L'Agenzia e i suoi partner stanno lavorando per prevenire e affrontare immediatamente le separazioni delle famiglie, cercando di ridurre così il rischio che donne e bambini si trovino a viaggiare da soli. Insieme a diversi partner, l’UNHCR sta anche lavorando con le autorità al fine di garantire un maggiore accesso alle informazioni, migliorare le strutture d’accoglienza anche attraverso l’allestimento di spazi separati e sicuri, migliorare l'identificazione delle persone portatrici di bisogni speciali, tra cui i minori non accompagnati, e quindi provvedere prontamente alla loro segnalazione ai servizi preposti volti a fornire sostegno psicosociale.