“Marcia del ritorno” a Gaza, mobilitati per il quinto venerdì consecutivo migliaia di palestinesi, tre manifestanti uccisi decine i feriti

Ad ogni venerdì si  aggrava il bilancio delle vittime degli scontri durante le proteste nella Striscia di Gaza al confine con Israele: secondo il ministero della Salute dell'enclave, altri due palestinesi sono morti, portando il totale odierno a 3 persone uccise dai colpi d'arma da fuoco dei militari israeliani. I feriti sono almeno 200 per i proiettili sparati dai soldati e per l'inalazione di gas lacrimogeno, ha aggiunto il ministro di Gaza.

La 'marcia del ritorno' ha mobilitato per il quinto venerdì consecutivo migliaia di palestinesi (10 mila secondo fonti israeliane). Oggi i manifestanti si sono riunito in cinque punti diversi lungo il confine, hanno riferito i giornalisti dell'Afp presenti sul posto e sono riuscito a sfondare la recinzione di protezione: i soldati israeliani hanno reagito sparando proiettili e lacrimogeni.

"Un tentativo di massa da parte di decine di facinorosi di sfondare i reticolati di confine è stato bloccato di misura al valico di Karni", fra Gaza e il territorio israeliano, ha reso noto il portavoce militare di Tel Aviv Jonathan Conricus. "I facinorosi hanno cercato di abbattere i reticolati e di appiccare il fuoco, ma sono stati respinti dei militari". Il portavoce ha sottolineato che l'incidente è avvenuto a meno di un chilometro dal villaggio israeliano più vicino.

Secondo il portavoce, i dimostranti palestinesi "hanno lanciato ordigni esplosivi, bombe a mano, bottiglie incendiarie e pietre", cercando di appiccare il fuoco dove possibile. I soldati hanno reagito "in base alle regole di ingaggio", ha precisato e hanno impedito il tentativo di infiltrazione.

I manifestanti palestinesi rivendicano il diritto di tornare nelle terre da cui sono stati cacciati o sono fuggiti con la creazione dello Stato di Israele nel 1948.

La mobilitazione, che dovrebbe culminare a metà maggio, denuncia anche il blocco imposto da Israele a Gaza per contenere il movimento islamista Hamas, che controlla l'enclave palestinese. Dal 30 marzo a oggi sono 44 i palestinesi che hanno perso la vita nelle proteste. I feriti sono migliaia.