L’Ue blocca la reverse change sull’Iva creando un altro “buco” nei conti

L'ennesima grana per il governo è giunta questa volta da Bruxelles: lo stop all'estensione del "reverse change" per la grande distribuzione, prevista dalla Legge di stabilità. Risultato: un mancato introito per le casse dello Stato stimato in 728 milioni di euro. Il vero problema è rappresentato dalla clausola di salvaguardia che, in assenza  delle entrate del "reverse change", prevede l'aumento delle accise sui carburanti a partire dal 1° di luglio.

L'inversione contabile, o reverse charge è un particolare meccanismo di applicazione dell'imposta sul valore aggiunto, per effetto del quale il destinatario di una cessione di beni o prestazione di servizi, se soggetto passivo nel territorio dello Stato, è tenuto all'assolvimento dell'imposta in luogo del cedente o prestatore. L'inversione contabile è uno strumento utile per l'Erario e tale meccanismo prevede che il cedente/prestatore riceva dal cliente l'importo del bene ceduto o della prestazione eseguita, con la conseguenza che non si determina in capo ad esso l'obbligo di versare l'Iva dell'operazione eseguita.

Una delle possibili ipotesi al vaglio dei tecnici del ministero dell'Economia prevede l'utilizzo di una parte del gettito previsto per il rientro dei capitali all'estero. L'utilizzo, però, di un gettito potenziale per la copertura potrebbe subire un ulteriore stop da Bruxelles.

Una ulteriore ipotesi prevede l'utilizzo di una parte del differenziale tra il deficit tendenziale e quello programmatico indicato nel Def di aprile. In realtà questo potenziale è già stato utilizzato per coprire il buco precedente (quello sulle pensioni, ndr), per cui nonostante la disponibilità di Bruxelles ad utilizzare una maggiore flessibilità per le riforme, potrebbe non dimostrare un eccessivo entusiasmo...

In sostanza, ad ogni buco che emerge dal bilancio (quasi ogni giorno) l'esecutivo è costretto a fare salti mortali, visto che la "coperta" è già terribilmente corta. Tutto questo nonostante una pressione fiscale tra le più alte al mondo e un welfare sempre più risicato, di anno in anno. Evidentemente ci sono grossi buchi in qualche altra parte della struttura...