L’ITALIA SI DIFENDE DAL VIRUS. NUOVE DECRETO, CHIUSE D’IMPERIO TUTTE LE ATTIVITÀ NON ESSENZIALI

In un crescendo  che inutile nasconderlo inquieta, ieri sera alle 21.40 è arrivata la nuova comunicazione del premier Conte agli italiani che annunciava  nuove strette per contrastare il coronavirus.  Chiudere tutto quello che non è essenziale ha spiegato Conte:  ​“Abbiamo tenuto conto di tutti gli interessi. Solo pochi giorni fa vi ho chiesto di cambiare le vostre abitudini di vita, la stragrande maggioranza ha risposto in modo straordinario. Quando ho adottato queste misure ero consapevole che si trattava di un primo passo e che non sarebbe stato l’ultimo. Questo è il momento di compiere un passo in più, quello più importante. Disponiamo anche la chiusura di tutte le attività al dettaglio, al di là dei servizi essenziali: chiudiamo negozi, bar, pub, ristoranti, lasciando la possibilità di fare consegne a domicilio. Chiudiamo anche parrucchieri che non consentono le misure di sicurezza”.  Garantiti quindi servizi essenziali,  generi alimentari innanzitutto ma anche trasporti e farmacie. Ma tra le attività che rimarranno aperte figurano anche gli artigiani, gli idraulici, i meccanici, le pompe di benzina. Aperte anche le edicole e i tabaccai. In funzione anche servizi bancari, postali e assicurativi. Si tratta di servizi essenziali per garantire che nonostante le limitazioni la vita delle famiglie prosegua con relativa serenità.   "Ribadiamo, ha aggiunto il premier,  che abbiamo disposto la chiusura di tutte le attività commerciali e di vendita al dettaglio, ad eccezione dei negozi di generi alimentari, di prima necessità e delle farmacie, delle parafarmacie. Quindi non è necessario fare nessuna corsa per acquistare cibo nei supermercati". Le nuove misure contro il Coronavirus annunciate saranno in vigore fino al 25 marzo. "Saranno garantite le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività. Quindi continueranno le loro attività nel rispetto della normativa igienico-sanitaria. La regola madre rimane la stessa: dobbiamo limitare gli spostamenti alle attività lavorative per motivi di salute o per motivi di necessità, come fare la spesa. E' importante essere consapevoli che abbiamo cominciato da poco a cambiare le nostre abitudini. L'effetto di questo nostro grande sforzo potremo vederlo solo tra poche settimane, un paio di settimane". "Per le attività produttive va incentivato il più possibile il lavoro agile, incentivate le ferie e i permessi. Le fabbriche potranno continuare a svolgere attività produttive a condizione che assumano protocolli di sicurezza che evitino il contagio. Resta garantito lo svolgimento dei servizi pubblici essenziali, tra cui i trasporti". Industrie aperte​"Saranno chiusi i reparti aziendali che non sono indispensabili, le industrie potranno continuare con protocolli che evitino il contagio, con turni, ferie anticipate e altro".  Il Decreto, firmato ieri sera contiene nel dettaglio l'elenco degli esercizi commerciali che resteranno aperti: ipermercati, supermercati, discount alimentari, minimercati, commercio al dettaglio prodotti surgelati, commercio al dettaglio per computer, tlc, elettronica, elettrodomestici, commercio al dettaglio per alimentari, bevande, tabacchi, benzinai, commercio al dettaglio per apparecchiature informatiche, commercio al dettaglio per ferramenta, vernici, materiale elettrico e idraulico, commercio al dettaglio prodotti igienico-sanitari, commercio al dettaglio per l'illuminazione, edicole, farmacie, parafarmacie, commercio al dettaglio articoli medicali e ortopedici, profumerie, negozi per animali, ottici e fotografi, commercio al dettaglio per combustibile per uso domestico e riscaldamento, commercio al dettaglio di saponi, detersivi e affini, commercio al dettaglio su internet, in tv, via radio e telefono, distributori automatici, lavanderie, tintorie, pompe funebri.

Il testo del decreto dpcm-11-3