L’Italia paga i debiti dopo 144 giorni, la Germania dopo… 19

Il debito delle p.a. nei confronti delle imprese è sceso, ma resta pur sempre a livelli "di guardia"; secondo le ultime stime presentate dalla Banca d’Italia nella “Relazione Annuale 2014”, al 31 dicembre scorso il debito commerciale della nostra Pubblica amministrazione  nei confronti dei fornitori privati ammonterebbe a 70 miliardi di euro. In realtà, una parte di tale cifra, pari a circa 10 miliardi di euro, è già stata presentata allo sconto (pro soluto) da parte dei commercianti presso gli istituti di credito (saranno loro ad occuparsi, a loro "rischio e pericolo" della riscossione di tale cifra, ndr); per cui il debito residuo ammonterebbe a circa 60 miliardi.

Al riguardo, il commento del presidente della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi: "Nonostante gli annunci, le promesse e i 56 miliardi di euro messi a disposizione dai Governi che si sono succeduti in questi ultimi anni per il biennio 2013-2014, lo stock di debito rimane ancora molto elevato, poiché la nostra Pa continua a pagare con forte ritardo rispetto a quanto previsto dalla Direttiva europea introdotta nel 2013, che impone di pagare entro 30-60 giorni”.

Secondo i calcoli dell'associazione mestrina, infatti, nonostante un sensibile calo dei tempi di pagamento (scesi in media di circa tre settimane), la p.a. del nostro paese si conferma la peggior pagatrice d'Europa con una media di 144 giorni. La media Ue è addirittura imbarazzante: 34 giorni.

A livello di singolo paese, la Francia paga le fatture dopo 62 giorni, i Paesi Bassi in 32 giorni, la Gran Bretagna in 24 giorni e la Germania dopo 19 giorni.

Il dato relativo a questa ultima non può indurre ad una, seppur amara, riflessione su quanto diverso sarebbe il nostro paese se anche da noi i debiti pubblici venissero saldati dopo soli 19 giorni... Probabilmente ci sarebbe una impennata di offerta di servizi, offerta che da anni langue perchè le aziende hanno paura di fallire prima di essere pagate per il lavoro fatto.

Dopo questa prima considerazione di carattere pratico, ne emerge subito dopo una più squisitamente morale: ma per quale motivo i tedeschi, che non hanno la nostra inventiva, il nostro genio e inventiva... riescono a fare le cose (quasi) sempre meglio di noi e in alcuni casi, come questo ultimo, riescono addirittura ad umiliarci con un punteggio di 19 a 144?

Esclusa l'ipotesi di dichiarare guerra alla Germania, salvo poi chiedere l'annessione, non ci resta che cercare di cambiare le cose in qualche modo in casa nostra. Impresa molto più ardua della prima. (G.S.)