L’ITALIA FIRMA A KHARTOUM TRE ACCORDI CON UNESCO WFP E UNHCR IN SUDAN

Il governo italiano, attraverso l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, ha finanziato tre nuovi progetti rispettivamente alle agenzie delle Nazioni Unite, UNESCO (300mila Euro), WFP-PAM (500mila Euro) e UNHCR (700mila Euro).
La firma degli accordi è avvenuta nei giorni scorsi a Khartoum, alla presenza dell’ambasciatore d’Italia in Sudan, Fabrizio Lobasso, del titolare della sede estera dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Vincenzo Racalbuto, e dei rispettivi rappresentanti Paesi di ogni agenzia, Pavel Kroupkine (UNESCO), Matthew Hollingworth (WFP-PAM) e Angela Li Rosi (UNHCR).
L’iniziativa affidata all’Unesco riguarderà lo sviluppo e il rafforzamento delle radio comunitarie nelle zone del Sudan orientale attraverso la professionalizzazione di figure specifiche, lo sviluppo di contenuti educativi e di informazione per le radio che mirino a contribuire alla promozione dei valori civici e il miglioramento delle strutture dedicate.
Il finanziamento al PAM-WFP è invece destinato alla protezione sociale e alla realizzazione di lavori di pubblica utilità, sempre nella regione Est del Paese. Fine dell’iniziativa creare nuove forme di reddito attraverso la stessa partecipazione dei beneficiari alla costruzione di strutture pubbliche, principalmente sanitarie. In tal modo si garantirà una forma di reddito per aumentare la sicurezza alimentare da un lato e dall’altro la presenza di presidi medici, aumentando l’accesso al diritto alla salute.
Il contributo all’UNHCR verrà indirizzato alla riabilitazione dei servizi sanitari di base e di acqua potabile dei campi profughi di Shagrab, nello stato di Kassala, sempre nel Sudan Orientale. La sua posizione geografica, che confina con l’Eritrea, è storicamente inquadrata nella rotta delle migrazioni dal paese confinante e dal Corno d’Africa. Proprio l’incontro tra nuovi e vecchi flussi migratori con le comunità ospitanti ha resoopportunoquesto tipo d’intervento.
"Tutte le iniziative guardano al tema dell’inclusione sociale", ha dichiarato l'ambasciatore italiano in Sudan, Fabrizio Lobasso, per il quale questo "è un aspetto fondamentale di diplomazia solidale per il lavoro della Cooperazione Italiana nel Paese. Con il prossimo avvio di questi programmi", ha aggiunto Lobasso, "si conferma vincente l’approccio settoriale e geografico, che ci fa essere in prima linea in tema di presenza e iniziative di cooperazione nel nel Sudan Orientale".