L’ITALIA FINANZIA LE ATTIVITÀ UNICEF IN SUDAN: L’AMBASCIATORE LOBASSO SIGLA L’ACCORDO A KHARTOUM

Il Governo Italiano, attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, donerà 500 mila euro per un nuovo progetto implementato da UNICEF nello Stato di Red Sea.
Il progetto, della durata di 12 mesi, sarà realizzato in 5 province dello Stato orientale con l’obiettivo di prevenire e controllare la malnutrizione nella regione, con particolare attenzione ai minori 0-5 anni e donne in fase di allattamento e in gravidanza.
Attraverso il contributo italiano, UNICEF dovrà fornire assistenza tecnica e supporto al Ministero della Sanità dello Stato di Red Sea, suo principale partner nella regione.
I rappresentanti di UNICEF, Abdullah A. Fadil, e del Governo italiano, nella persona dell’ambasciatore d’Italia Fabrizio Lobasso, si sono incontrati presso l’Ufficio di Khartoum dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo per la cerimonia di firma dell’accordo.
L’ambasciatore Lobasso ha espresso grande soddisfazione per questo impegno reciproco ed ha sottolineato l’importanza di facilitare l’accesso a sistemi integrati che combatano denutrizione e malnutrizione, problematica su cui il Governo italiano ritiene importante agire: "l’Italia si è sempre impegnata a migliorare le condizioni di vita della popolazione sudanese e questo progetto", ha spiegato, "apre nuove fondamentali opportunità per i gruppi vulnerabili della regione".
Abdullah A. Fadil ha dimostrato tutta la sua gratitudine per l’importante contributo italiano in questo campo: "il progetto "Prevenzione e Controllo della Malnutrizione nello Stato di Red Sea" ci offre una grandissima opportunità per instaurare una duratura collaborazione sul tema della nutrizione, come parte di una più ampia, olistica risposta nei confronti dei bambini negli Stati orientali. Il focus sulla prevenzione", ha aggiunto Fadil, "è di particolare importanza nel collegare le attività di emergenza e di sviluppo. Vorrei sinceramente ringraziare e congratularmi con il Governo e la popolazione italiana per il loro ruolo di pionieri nel promuovere la prevenzione della malnutrizione nel lungo termine", ha concluso.