L’ISIS TRASLOCA E FA STRAGI IN AFGHANISTAN E FILIPPINE

Nella settimana in cui a Raqqa, roccaforte del Califfato in Siria, è uccisa Deniz, l'eroica ragazzina curda denominata “Cappuccio rosso' , una serie di attentati ha insanguinato l'Afghanistan (dove sono ancora di presidio 950 militari italiani) e le Filippine, dove soltanto il 5% di islamici abita accanto al 95% di cristiani.
Cacciati dagli alleati dalle loro basi di Raqqa, di Mossul in Iraq e dall'enclave libica di Sirte, i tagliagole dell'Isis sono fuggiti in gran parte in Europa. Ma dal nostro Continente molte migliaia sono sono stati respinti. Il loro 'trasloco' è finito in Afghanistan e nelle Filippine e gli effetti si sono visti subito, in questa stessa settimana: due attentati di kamikaze nel centro della capitale Kabul e uno nel resort dei turisti nel cuore di Manila. Hanno provocato oltre 150 vittime.
Terrificante sopratutto la seconda strage afghana: colonna di fumo alta oltre 140 metri, nella zona delle ambasciate e dello shopping, un cratere profondo 6 e largo 14. Vetri infranti a oltre un chilometro di distanza. L'attentato filippino è stato invece il replay dei massacri al Bataclàn parigino e al Manchester Arena,
In Afghanistan siamo nel Paese in cui i giovani non hanno visto un solo giorno di pace: prima l'invasione sovietica con i talebani, poi la rappresaglia americana per l'attentato alle Due Torri, poi l'interminabile guerra civile.
Quando c'erano 'soltanto' i talebani e quindi un nemico solo, il Paese non era ancora un corpo malato di cui tutti vogliono un pezzo: i talebani, i Signori della guerra e le Potenze occupanti. La 'madre di tutte le bombe' non serviva a distruggere l'Isis, ma a mostrare il potere Usa a russi e cinesi.
Oggi le formazioni del Califfato non sono un grosso fenomeno. Le comandano ex talebani, cambiano soltanto il nome e la bandiera. Come si è detto, molti provengono dall'Europa e lavorano per 'i Signori della guerra o della droga' per 600 dollari al mese.
La gente protesta contro i talebani e l'Isis. Cosa chiede? Innanzitutto la fine dell'occupazione straniera e del Governo-fantoccio di Ghani. E' molto critica nei confronti degli americani e dice che hanno fallito nell'intento di riportare la pace e la giustizia e hanno invece rimpiazzato i talebani con i Signori della guerra travestiti in democratici in giacca e cravatta, ma anche loro fondamentalisti e con le mani sporche del sangue della guerra civile.
Ora è stato tolto dalla 'lista nera anche Gulbuddin Hekmatyar, il 'macellaio di Kabul', e i suoi uomini, una volta scarcerati, compiono stragi e addirittura difendono l'Isis nei dibattiti in tv. Ce ne sono tanti e ciascuno appartiene ai fantocci fondamentalisti di Russia e Iran oppure a uomini del Pentagono.

 

AUGUSTO DELL'ANGELO
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