LIBIA SEMPRE DI PIU’ NEL CAOS: PREMIER “ONU” SARRAJ “SBARCA” E TRIPOLI SI INFIAMMA

Più che tensione altissima è vera rivolta a Tripoli  dove il premier libico designato e benedetto dall'Onu  Fayez al Sarraj ha proclamato l'entrata in carica del governo di unità nazionale, dopo un rocambolesco "sbarco" via mare dovuto alla chiusura dello spazio aereo da parte dell'esecutivo islamista che tuttora controlla la capitale libica. Una situazione caotica che rischia di degenerare ulteriormente, con uomini armati che presidiano la città e il braccio di ferro tra vecchio e nuovo governo che non accenna ad attenuarsi. Lo "sbarco" del governo I membri del Consiglio di presidenza del governo di riconciliazione nazionale libico ieri sono riusciti ad arrivare a Tripoli. Secondo i media libici sono giunti in città via mare sbarcando nella base navale che si trova nella parte orientale della città. L'arrivo via mare sarebbe stato deciso dopo un fallito tentativo di raggiungere la capitale via aerea tramite l'aeroporto di Mitiga all'alba, quando sono state sentite diverse esplosioni nella zona provenienti dai colpi di artiglieria anti-aerea sparati dalle milizie legate al governo non riconosciuto di Khalifa Ghweil. La strada che si trova vicino alla base navale di Abusita in cui sono arrivati dal mare i membri dell'esecutivo di unità è disseminata di posti di blocco e veicoli blindati. Nella zona ovest, veicoli militari sono di stanza vicino al quartier generale del capo di stato maggiore delle forze armate sul lungomare. Qui sono state chiuse la strada lungo la costa e una rotatoria, ma non è chiaro se si tratti di una misura a protezione dell'esecutivo di unità. Il governo "userà la base navale" dove è arrivato da Tunisi "come quartier generale temporaneo in attesa che sia garantita la sicurezza in un'altra sede a Tripoli", riferisce intanto il consigliere per i media del premier designato Fayez al Sarraj, Fathi Ben Aissa, citato dai media libici. Sarraj: lavoreremo per il cessate il fuoco "Ci sono sfide davanti a noi, comprese quelle di unire i libici e curare le divisioni", ha detto Sarraj. "Lavoreremo per un cessate il fuoco in Libia, per la riconciliazione nazionale e per il ritorno delle persone sfollate e cercheremo di affrontare lo Stato islamico". Nei prossimi giorni, fa sapere, comunicherà il programma del suo governo. "Premier" di Tripoli Ghwell: Sarraj si consegni o lasci il Paese Fayez al Sarraj, il premier designato del governo di unità nazionale, "ha due opzioni: consegnarsi alle autorità o tornare a Tunisi", dice il 'premier' del governo di Tripoli, Khalifa Ghwell, in una conferenza stampa nella capitale libica, affermando che Sarraj "è pienamente responsabile del suo ingresso illegale". E il Congresso libico di Tripoli (Gnc) fa "appello a tutti i rivoluzionari a schierarsi contro questo gruppo di intrusi, che infiammerà la situazione a Tripoli e ci imporrà la tutela internazionale". Lo si legge in un comunicato del Gnc, che bolla come "illegale" l'ingresso del consiglio presidenziale guidato da Fayez al Sarraj nella capitale libica. Occupata da uomini armati la tv Al Nabaa A Tripoli, uomini armati hanno preso il controllo della tv Al Nabaa, vicina alle autorità che si oppongono al premier Al Serraj, sostenuto dalla comunità internazionale. Le trasmissioni sono state interrotte e il personale evacuato. La notizia è confermata dai giornalisti dell'emittente televisiva, ai quali gli uomini armati hanno detto che "nei locali della tv non avevano piu' niente da fare".