LIBIA: FIRMATO UN ACCORDO PER LA STABILITÀ DEL PAESE

Il sottosegretario agli Affari Esteri, Vincenzo Amendola, ha accolto con grande soddisfazione l’accordo firmato dalla Comunità di Sant’Egidio con esponenti del Fezzan, nel sud della Libia.
"L’accordo firmato a Roma è l’ennesimo tassello verso la stabilizzazione della Libia", ha dichiarato Amendola, che venerdì ha incontrato alla Farnesina una delegazione di politici e della società civile e delle tribù del sud della Libia, ed esponenti della Comunità di Sant’Egidio.
"Con molto piacere" venerdì lo stesso sottosegretario ha accolto al Ministero degli Affari Esteri i firmatari dell’accordo, che gli hanno consegnato il documento siglato. "L’Italia, ancora una volta, dimostra di essere un Paese di primo piano nel quadro della comunità internazionale impegnata per la pacificazione e il consolidamento del governo di unità nazionale di al-Sarraj", ha commentato Amendola.
"Grazie a Sant’Egidio, che ha sponsorizzato i colloqui di questi giorni", ha spiegato Amendola, "si è dato un ulteriore sostegno alla popolazione libica verso la ripresa del sistema economico del Paese e la lotta al terrorismo. Il documento siglato nelle scorse ore a Roma rafforza l'unità del Paese e del sud, colpito duramente dalla crisi e dall’immigrazione proveniente dall’Africa".
"L’accordo sulle questioni umanitarie renderà possibile l’invio di aiuti di emergenza a strutture ospedaliere situate in tutte e cinque le provincie del Fezzan, dove mancano da tempo materiali di prima necessità, come anche di kit per le vaccinazioni dei bambini", ha continuato il sottosegretario. "La riapertura delle comunicazioni con questa parte della Libia è cruciale ai fini dell’applicazione del processo di ricostruzione dello Stato sostenuto dall’ONU. I delegati del Fezzan hanno sottoscritto un accordo che permetterà l’invio e la distribuzione di aiuti umanitari nella zona, garantendo la presenza della Croce Rossa Internazionale, della Cooperazione Italiana e di altre ONG".
"Il governo italiano continuerà, oltre al grande sforzo diplomatico, a seguire da vicino lo svilupparsi della situazione", ha assicurato. "Stiamo, infatti, già intervenendo con la Cooperazione allo Sviluppo inviando aiuti alimentari e di emergenza negli ospedali di Tripoli, Bengasi, Ubarie e nel sud. Il documento firmato all’unanimità", ha concluso Amendola, "ci lascia ben sperare che la strada intrapresa per il futuro della Libia sia quella giusta".