L’Europa riparte da Ventotene? Il simbolo di una speranza che cozza con gli egoismi nazionali

La nuova Ue deve ripartire da Ventotene, soprattutto dallo spirito di padri dell'Europa come Altiero Spinelli che in quell'isola, tra il 1941 e il 1944, partorirono il manifesto "Per un'Europa libera e unita". Questa, almeno a parole, sarebbe la convinzione espressa dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che da mesi ha organizzato il vertice di domani con Angela Merkel e François Hollande, scegliendo come sede proprio l'isola-simbolo del progetto europeista. Ma basterà l'empatia comunicativa di un simbolo per rilanciare il sogno Europeo quando in realtà tutto sembra andare contro l'idea di unità con il riaffemarsi degli egoismi nazionali? La risposta è scontata, non basta, se al simbolo non seguiranno fatti concreti. Ma tornando a Ventotene l'incontro, nelle intenzioni del premier, dovrà, innanzitutto, consolidare quella sorta di triumvirato Germania-Francia-Italia inaugurato a Berlino il 27 giugno, subito dopo il voto sulla Brexit. Ma, soprattutto, un incontro che dovrà far fare un passo verso quel "ritorno al futuro" dell'Ue che Renzi continua a invocare in contrapposizione al rigorismo attuato negli ultimi anni.  Il premier accoglierà Angela Merkel e François Hollande all'aeroporto di Capodichino a Napoli. L'accoglienza con gli onori militari è prevista rispettivamente alle ore 15.50 e 16.00, circa. Renzi, Hollande e Merkel, a bordo di un elicottero, faranno quindi visita a Ventotene e, in particolare, renderanno omaggio alla tomba di Spinelli, confinato dal regime fascista sull'isola pontina. Renzi, Merkel e Hollande terranno poi alle ore 18.00 una conferenza stampa sulla Nave Garibaldi della Marina Militare. "Altro che austerity: l'Europa si svegli - ha detto Renzi- si rimetta in gioco, capisca che quando i nostri nonni e genitori hanno restituito all'Europa la libertà lo hanno fatto perchè credevano in valori grandi e non hanno avuto paura di combattere per quegli ideali". I valori, appunto, fissati nel "Manifesto per l'Europa" da Spinelli e dagli altri europeisti confinati dal fascismo a Ventotene. Valori che, insiste da mesi Renzi, vanno ben oltre quell'approccio "tecnocratico" che sta snaturando l'Europa. "I prossimi mesi saranno decisivi  , ha spesso ribadito Renzi, o il Pd ha la consapevolezza che da qui a marzo al 2017 siamo in grado di costruire una alternativa al modello europeo per come ha funzionato fino ad oggi, oppure avrà perso l'Europa, non il socialismo europeo - che pure non se la passa benissimo - o il Pd". Simbolica è anche la scelta della nave che ospiterà il vertice, la portaerei Garibaldi, da mesi impegnata nelle operazioni Ue "search and rescue" nei mari davanti alla Libia, sulle rotte dei migranti. Altro tema, nelle intenzioni di Renzi, che deve contraddistinguere una diversa idea di Europa, più attenta ai valori umani e solidale verso gli stati membri più esposti a emergenze come quelle delle migrazioni. La Brexit, del resto, sta creando problemi a tutte le economie del continente, compresa ovviamente l'Italia, le banche del Paese sono sotto attacco sui mercati, e davvero i prossimi mesi saranno "decisivi", come ripete Renzi. Una sintonia tra i tre Paesi, sulla gestione dell'uscita della Gb ma anche sulla gestione dei conti pubblici nel prossimo futuro, è fondamentale per rilanciare l'Europa su basi nuove. Soprattutto, Renzi ne è convinto, in queste condizioni neanche la Germania può permettersi di lasciare al proprio destino un Paese come l'Italia. Ventotene dovrà servire proprio a questo, a confermare quel triumvirato di fatto inaugurato a Berlino a giugno e che, nelle intenzioni del premier, deve essere una vera e propria "avanguardia europea", o meglio un'avanguardia della nuova Europa che "ritorna al futuro" immaginato da Spinelli e dagli europeisti di 70 anni fa.