L’Eurispes presenta il rapporto italia 2019

Sarà presentato giovedì prossimo, 31 gennaio, nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma il Rapporto Italia 2019 dell’Eurispes. Il Rapporto, giunto quest’anno alla 31esima edizione, è diventato, nel tempo, un apprezzato punto di riferimento per gli studiosi, per le Istituzioni, per il sistema dell’informazione e per gli osservatori internazionali. Per scelta metodologica, il Rapporto si costruisce ogni anno attorno a sei dicotomie, illustrate attraverso altrettanti saggi accompagnati da sessanta schede fenomenologiche. Vengono affrontati, quindi, attraverso una lettura duale della realtà, temi che l’Istituto ritiene rappresentativi, anche se non esaustivi, della attualità politica, economica e sociale del nostro Paese. Le dicotomie tematiche individuate per il Rapporto Italia 2019 sono: Pubblico/Privato • Sovranismo/Mondialismo • Lavoro/Tecnologia • Identità/Differenza • Realtà/Rappresentazione • Sicurezza/Insicurezza.
Ad arricchire il Rapporto, le indagini campionarie che, nell’edizione di quest’anno, hanno sondato alcuni dei temi tradizionalmente proposti dall’Eurispes e altri di recente interesse: la fiducia nelle Istituzioni, l’opinione sull’operato del Governo, la situazione economica delle famiglie e i consumi, il mondo del lavoro, l’euro e l’Europa, l’opinione sui temi etici, il testamento biologico ed il fine vita, il gioco con vincita in denaro, il rapporto dei cittadini con la televisione pubblica, il mondo degli animali, le nuove abitudini alimentari e la percezione di sicurezza dei cittadini.
Nel Rapporto vengono, inoltre, affrontati attraverso le schede fenomenologiche diversi altri temi di stretta attualità come, ad esempio, il caporalato e la tratta degli esseri umani, i fenomeni migratori visti attraverso i media, lo stato del sistema delle reti museali, la capacità di innovazione del Made in Italy, il digitale nei beni museali, gli sprechi alimentari, lo sviluppo del microcredito, il riciclo creativo, i temi del lavoro, il volontariato, l’uso dei farmaci, le fake news e le ricadute sui consumi, l’economia della bellezza, e ancora, il business del calcio, i vaccini, i Big Data, l’alcolismo, il tabagismo e la sugar tax.