L’ESTONIA LILLIPUT D’EUROPA PER 6 MESI ALLA GUIDA DELL’UE

Bella lotta a decidere a chi spetta il titolo di Lilliput della Comunità europea tra l'Estonia e il settore greco di Cipro. Con Lettonia e Lituania è uno dei tre Paesi baltici della Cee e, assieme a loro, è stata l'ultima a esserne ammessa. Dal primo luglio e fino al 31 dicembre reggerà il semestre comunitario.

Vicinissima alla Russia, da cui è separata da un piccolo tratto di mare raggiungibile 5 volte al giorno con un battello da Helsinki (un'ora circa di traversata), ha per capo dello Stato una donna, Kersti Kaljulaid, 47 anni, coriacea e senza peli sulla lingua.
Esalta i progressi fatti dal suo Paese negli ultimi 15 anni e superato prove difficili. E cita la crisi economica e dell'euro nonché le tensioni di Schengen. Elogia anche la rapidità con cui (in posizione comune con gli altri Paesi baltici) l'Estonia ha affrontato problemi come la Brexit, le sanzioni contro la Russia per la crisi ucraina e l'assorbimento della Crimea, nonché la discussione sulla difesa comune.
Critica nei confronti dell'Ue: ”Non le si possono addossare tutte le colpe; molte vanno addebitate ai singoli Stati”. Quando le si chiede per cosa vorrebbe fosse ricordato il semestre estone, risponde che, essendo già la prima società digitale d'Europa, desidererebbe far progredire tutti gli aspetti digitali dei vari dossier del Continente.
“Vorremmo incoraggiare tutti i Paesi membri ad abbracciare questa filosofia della 'e-governance' nel rispetto delle diverse culture nazionali. Ma su ciò molti Governi sono assenti. In questo secolo non possiamo più permettercelo”.
Quanto al problema della migrazione dei profughi, dice che l'Estonia fa la sua parte, tanto più che è il Paese più indicato per capire le difficoltà dell'integrazione visto che fin dalla caduta dell'Unione Sovietica “siamo stati in prima linea e ora abbiamo una forte maggioranza russofona”-
Sul problema collegato tra la politica di Putin e la lotta al terrorismo, è molto critica: “Visto che è alleato di Damasco che dice di voler combattere l'Isis, bisogna capire se stavolta, finalmente, rispetterà i suoi impegni internazionali , non come ha fatto in Georgia, Ucraina e Crimea.

AUGUSTO DELL'ANGELO

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