Legge conto il razzismo approvata dal parlamento della Tunisia

Il parlamento tunisino ha approvato una legge contro il razzismo, l’incitamento all’odio e la discriminazione, in un voto definito “storico” dalle associazioni che difendono le minoranze. “E’ un traguardo molto importante nella storia della Tunisia, pari all’abolizione della schiavitù”, ha detto alla France presse il presidente del Forum tunisino per i diritti economici e sociali, Messaoud Romdhani. L’adozione della legge è stata accelerata dopo il brutto episodio dell’estate scorsa quando una donna ivoriana fu picchiata a Tunisi, dopo che aveva risposto agli insulti che le erano stati rivolti. La nuova normativa vuole anche tutelare tutti gli studenti sub-sahariani che frequentano le università tunisine e che non di rado sono vittime di aggressioni verbali e fisiche. Yamina Thabet, presidente dell’Associazione Tunisina per il Sostegno delle Minoranze (ATSM), impegnata nella lotta anche contro l’antisemitismo e l’omofobia in un video recentemente pubblicato, ha definito la decisione parlamentare “un momento storico, frutto di sette anni di lotta”. La schiavitù in Tunisia venne abolita nel 1846. La norma, approvata la scorsa notte al termine di un lungo dibattito, è passata con 125 voti a favore, uno contrario e cinque astensioni. La legge n°11/2018 per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale prevede pene da un mese a un anno di prigione e multe fino a 1.000 dinari (300 euro) per il ricorso a frasi razziste. Per l'”incitamento all’odio”, le “minacce razziste”, la “diffusione” e “l’apologia del razzismo” così come e “creazione” o la “partecipazione a un’organizzazione che sostiene in modo evidente e ripetuto la discriminazione” sono previste pene da uno fino a tre anni di carcere e multe fino a 3.000 dinari (1.000 euro). La norma era stata a lungo sollecitata dall’Associazione tunisina di aiuto alle minoranze: “Questo è un momento storico per la Tunisia”, ha commentato l’Associazione, aggiungendo che vigilerà sulla corretta applicazione della legge. “Questo è un passo da gigante, ma molto resta ancora da fare per tradurre in realtà questa legge in una società dove c’è razzismo contro il 10% dei tunisini neri e contro gli africani sub-sahariani, che patiscono gli insulti e attacchi a volte violenti – ha aggiunto Romdhani – si tratta di punire ma anche di mostrare rispetto, soprattutto attraverso l’educazione”.