Le Bcc del Fvg lanciano un “opa difensiva” sulla loro “solida realtà”. Ma il problema che non sono davvero diverse dal resto del sistema bancario e Renzi lo sa

In attesa che la “sorpresa” promessa da Matteo Renzi al mondo delle banche di credito cooperativo si materializzi a gennaio prossimo, le Bcc del Fvg hanno iniziato una campagna di stampa di fine anno per dimostrare la bontà della loro azione. Prevenire è meglio che curare, si potrebbe dire, ma in realtà quanto ha in mente il premier non è rassicurante, non tanto per i correntisti e soci delle ex casse rurali, ma soprattutto per i manager, quelle migliaia di dirigenti che vedono lo spettro di una loro potenziale inutilità se passasse l'idea di accorpamenti consistenti. Vedremo comunque quanto avverrà, nel frattempo bene fanno le Bcc a spiegare dove sta la differenza fra loro e le banche tradizionali Spa, perchè  spesso il loro comportamento nei confronti dei correntisti, soprattutto di quelli in difficoltà, non ha fatto onore al loro slogan “la mia banca è differente”. Resta tuttavia importante e valida l'idea di fornire al territorio un servizio, a patto però di essere “davvero differenti” nei rapporti con la clientela. Comunque le Bcc Fvg ci fanno sapere che crescono la raccolta e gli impieghi, a settembre 2015, si legge in una nota, rispettivamente +3,30 per cento e +3,13 per cento, ma la congiuntura economica negativa fa salire pure le sofferenze. Ma vediamo nel dettaglio: a settembre 2015, le 15 Bcc del Fvg, presenti sul territorio con 241 sportelli, più di 66.000 soci, 1.470 collaboratori e 348.000 clienti, per oltre 222 mila conti correnti attivi, sono state in crescita nei 12 mesi di 7.000 unità (+3,40 per cento). La raccolta globale ha superato gli 8,6 miliardi di euro (+3,30 per cento rispetto a settembre 2014), evidenziando un incremento dell’1,53 per cento nella componente della raccolta diretta (6,1 miliardi di euro) e di una crescita del 7,94 per cento della raccolta indiretta (circa 2,5 miliardi di euro). Quest’ultima, presenta un risparmio gestito (fondi comuni, gestioni patrimoniali, assicurazioni) superiore a 1,4 miliardi di euro, corrispondenti a oltre il 57 per cento della raccolta indiretta. «La serietà del lavoro e i “perché” cooperativi del nostro peculiare modello societario, evidentemente, pagano – ha commentato il presidente della Federazione delle Bcc del Fvg, Giuseppe Graffi Brunoro –. Il Credito Cooperativo, vera palestra di democrazia territoriale, in questi anni ha puntato molto sulla solidità di sistema e, a oggi, vanta un patrimonio che supera gli 866 milioni di euro. Il CET1, parametro europeo che misura il grado di patrimonializzazione, per le Bcc regionali ha un indice del 18,1 per cento, contro la media dell’11,8 per cento dell’industria bancaria italiana».
Gli impieghi, pari a 5,3 miliardi di euro, sono aumentati del 3,13 per cento, con una quota di mercato del 16,78 per cento e oltre 900 milioni di nuovo credito erogato nei 12 mesi. La crescita degli impieghi ha riguardato sia le famiglie consumatrici (2,15 miliardi di euro, per una quota di mercato che supera il 20 per cento), che le imprese (3,12 miliardi di euro, quota di mercato del 15,3 per cento). Confermata la leadership nel credito alle micro imprese, con un’incidenza del 30 per cento. La massa operativa complessiva sale a 13,9 miliardi di euro, in crescita (+3,24 per cento da settembre 2014). Purtroppo la congiuntura economica negativa, ci speiga sempre la nota delle Bcc Fvg, continua a far sentire i suoi effetti sui bilanci delle Bcc regionali. Infatti, l’ammontare dei crediti a sofferenza, pari a 358 milioni di euro, e il totale delle partite deteriorate (650 milioni di euro), hanno registrato una crescita annua rispettivamente, del 19,53 per cento e del 16,53 per cento.
Da inizio anno, si conferma la crescita degli strumenti di monetica come le carte di debito (+5,41 per cento), le carte di credito (+3,01 per cento), le prepagate (+10,77 per cento). Significativo anche l’aumento dell’uso dell’home banking (+10,77 per cento) che, a settembre 2015, conta circa 105.000 mila posizioni attive (circa il 47 per cento sul totale dei conti correnti). L’home banking è molto diffuso nel segmento privati (81 per cento con oltre 85.000 postazioni) e in crescita nel segmento imprese, raggiungendo circa 20.000 postazioni. Sale anche il numero dei POS superando, a settembre, la cifra di 5.000 terminali installati (+7,98 per cento). Fin qui i numeri del peso economico del sistema Bcc, ma forse ancora più interessante è vedere come la campagna di prevenzione dalle “sorprese “ renziane si stia sviluppando anche nel settore finanziario. Si vuole dimostrare all'opinione pubblica che le Bcc Fvg sono solide realtà che possono competere con i tradizionali poli delle gandi banche d'affari. Così ci viene fatto sapere che sono ben 50 i consulenti finanziari con certificazione europea nella regione Fvg. “Si rafforza la squadra degli specialisti in consulenza finanziaria con patente europea in servizio presso le Bcc del Fvg”, si legge in una nota di fine anno. “Nei giorni scorsi, infatti, 12 nuovi consulenti finanziari del sistema del Credito Cooperativo regionale, al termine di un percorso formativo della durata di 20 giornate, hanno superato brillantemente un selettivo esame promosso dall’European Financial Planning Association (Efpa), il più autorevole organismo professionale indipendente del settore, che è valso loro la certificazione Efa (European fianancial advisor)”. La certificazione di Financial Advisor, prosegue la nota, rappresenta un’ulteriore garanzia per il risparmiatore circa la professionalità dell’esperto finanziario presente agli sportelli delle banche e la sua puntuale consulenza sugli investimenti, la pianificazione finanziaria e previdenziale. Un’àncora solida per l’accesso al servizio di consulenza bancaria in un mercato finanziario caratterizzato dalla costante evoluzione e attraversato da frequenti turbolenze che, sempre più spesso, disorientano i risparmiatori. “Con i suoi quasi 50 consulenti formati complessivamente in questi anni, le Bcc del Fvg si propongono di fornire, a soci e clienti, una consulenza altamente specializzata a 360°: mercato azionario e obbligazionario, pianificazione pensionistica, assicurazioni, gestioni patrimoniali, investimenti immobiliari. Tutte le conoscenze necessarie per fare una corretta valutazione delle singole esigenze e per supportare i clienti nella pianificazione finanziaria e nei relativi rischi e opportunità”.