L’Albania riuscì a salvare chi fuggiva da Milosevic

E' piccola, è povera, è stata la prima a essere svuotata di disperati che negli Anni Ottanta raggiunsero la Puglia su carrette del mare. E furono ospitati, all'inizio addirittura nel grande stadio di Bari. Una foto di allora fece il giro del mondo: mostrava un grappolo di uomini e donne aggrappati a ogni centimetro quadrato della nave Vlora che, partita dal porto di Valona, puntava diritto sull'Italia. Ma il 'Paese delle aquile' merita un plauso per aver salvato e accolto nel 1991 mezzo milione di albanesi che scappavano dal Kossovo e dalla guerra del sanguinario dittatore nazionalista serbo Slobodan Milosevic.
Il nuovo Premier ed ex sindaco della capitale Tirana, Edi Rama, 51 anni e da due alla guida del Governo socialista skipetaro, ci tiene a precisare che nessuno chiese questo aiuto. Furono gli albanesi ad aprire spontaneamente le porte perché credevano (e ancor oggi credono) nei valori che hanno fondato l'Europa, alla quale non c'è alternativa.
Oggi non esiste più un problema 'migranti albanesi': sono quasi tutti integrati in Italia e le quasi 40 mila imprese skipetare esistenti nel nostro Paese hanno versato lo scorso anno al nostro Fisco 3,2 miliardi di euro. Ai grandi Stati che ora si lamentano per l'invasione dei migranti, o addirittura erigono 'il muro della vergogna' come l'Ungheria, si ricorda che, come ce la fece la piccola Albania accogliendo i kossovari che erano separati da Tirana da decine di anni, così può fare anche il resto d'Europa.
E' una realtà molto dolorosa constatare che l'attuale ondata di nazionalismo si sviluppa nei Paesi dell'Est, quelli che più di tutti hanno sofferto sulla loro pelle l'isolamento e la chiusura. Per questo si sente un senso di vuoto, la mancanza di un'Europa strategica, unita, politica. Specialmente per quanto riguarda la Siria e il dopo-primavere arabe.
L'Albania ha un sogno: entrare nell'Ue. Purché la Comunità torni ai valori dei padri fondatori e non ai vecchi confini degli Stati nazionali. Sarebbe il baratro.

Augusto Dell’Angelo
Augusto.dell@alice.it