La visita storica a L’Avana, la doppia mossa di Obama

Di storico nella visita di Barak Obama a L’Avana non c’è stata solo la stretta di mano con il presidente cubano Raul Castro al Palazzo della rivoluzione, ma soprattutto l’arrivo di molti contratti d’affari che oltre a diventare il nuovo cavallo di Troia a stelle e strisce a Cuba, serve ad Obama anche per convincere, la recalcitrante maggioranza repubblicana al Congresso, della convenienza di archiviare definitivamente le sanzioni economiche contro Cuba ancora pendenti. Ad esempio è stato annunciato che Google è pronta a estendere l’accesso a internet all’isola. Ha spiegato il presidente americano in un’intervista ad Abc News che presto la rete wi-fi e la banda larga avvolgeranno Cuba. “L’accesso a internet – che è necessario a Cuba per entrare economicamente nel 21esimo secolo – consentirà invariabilmente al popolo cubano di avere maggiori informazioni e permetterà loro di avere più di una voce”, ha spiegato Obama all’emittente Abc News. Ma non solo Google, anche Western Union per le transazioni finanziarie, Booking.com per la prenotazione di alberghi, sbarcheranno a L’Avana. Niente di paragonabile alla “baia dei porci” ma forse qualcosa di più subdolo. In ogni caso anche i simboli hanno il loro peso, e nell’edificio che più di ogni altro ricorda la rivolta castrista, i due presidenti hanno passato insieme in rassegna le truppe, mentre nella sala era esposta la bandiera americana e nell’aria risuonava l’inno “The Star Spangled Banner”. Castro, a fianco di Obama, ha stretto la mano anche al segretario di Stato John Kerry e ad altri rappresentanti americani. Il leader dell’isola caraibica ha ricevuto l’ospite con una calorosa stretta di mano e un largo sorriso. Poi insieme hanno posato davanti a foto e videocamere. Barack Obama è il primo presidente degli Stati Uniti in carica a visitare l’isola dal 1928. L’Air Force One era atterrato ieri sera all’Avana, accompagnato dalla moglie Michelle, dalle figlie Malia e Sasha e dalla suocera Marian Robinson. L’incontro ufficiale con Raúl Castro è stato oggi così come il discorso pronunciato davanti alle telecamere della tv cubana. Poi a dimostrare che il viaggio del presidente Usa è un misto fra azione diplomatica e vacanza caraibica, Obama ha assistito a una partita di baseball tra una squadra della Florida e la nazionale cubana. Il viaggio di Obama sancisce il disgelo, cominciato 15 mesi fa, dei rapporti diplomatici ed economici tra i due paesi dopo decenni di ostilità grazie anche ai buoni auspicio di Papa Francesco. Ieri poco prima dell’arrivo del presidente statunitense c’è stata una manifestazione delle Damas de blanco, movimento formato dai parenti dei dissidenti rinchiusi in carcere dalle autorità cubane.