La Scozia è paese per donne guidano loro tutti i partiti

Là non c'è bisogno di fissare per legge le 'quote rosa'. Infatti, in politica, la Scozia è un altro mondo, un Paese per donne. Ci sono tre partiti e tutti sono guidati dal 'gentil sesso'. Un tris che fa sensazione, completato proprio nel giorno di Ferragosto.
L'ultima della serie è Kezia Dugdale, 34 anni, che ha il compito più arduo, quello di rifondare il partito laburista che ha perso tutti i 40 seggi che aveva alle elezioni di maggio. “Ci vorrà un po' di tempo - ha detto -, ma ci riprenderemo”.
Laurea in legge, deputata di Aberdeen, donna forte, si è imposta alle primarie con il 72% dei voti sul rivale Ken McIntosh. Da anni viveva come 'numero 2' del glorioso Labour che fu di Tony Blair e compagni, come si è detto azzerato in maggio, spazzato via dal separatismo pigliatutto dell'indipendista in gonnella Nicola Sturgeon, 45 anni.
Kezia la critica aspramente, specialmente dicendo che è finta la sua affidabilità, ma a sua volta deve subire gli strali del padre Jeff via Twitter. Lui, ex giornalista di fede autonomista, le ha scritto con un rimbrotto: “Prima di aprir bocca, studia bene i fatti”.
Ma cosa hanno fatto gli indipendentisti per trionfare in maggio, dopo il tracollo al referendum dell'anno scorso? Hanno sostituito il macho corrosivo Alex Salmond con la sua vice, Nicola. E lei, nel giro di pochi mesi, ha rovesciato la situazione. La stessa cosa che adesso Kezia tenterà di fare con i laburisti.
Donna forte al vertice anche tra i conservatori. E' Ruth Davidson, 35 anni, confermata alla guida dei Tories nonostante la scoppola alle recenti elezioni, la peggiore degli ultimi anni. Ma la sua poltrona non ha traballato.
Conservatrice, omosessuale dichiarata, ha fatto campagna elettorale con la compagna Jen a fianco.
Davvero un altro mondo la Scozia.

Augusto Dell’Angelo
Augusto.dell@alice.it