La Grecia torna al voto già il 20 settembre. Il partito di Tsipras secondo i sondaggi è in calo ma resta il primo

Grecia al voto il 20 settembre fra meno di un mese, una scelta rapida voluta anche da Tsipras per evitare che il peso della nuova austerità imposta ai greci dia i suoi effetti nella realtà e non solo nelle previsioni. Comunque secondo i sondaggi Syriza subirà un calo ma rimarrà parrtito di maggioranza relativa. Perde molti punti percentuali rispetto allo scorso gennaio, ma Syriza, il partito del premier greco uscente Alexis Tsipras, resta la formazione in testa nei sondaggi. Il decreto che scioglie il parlamento - e annuncia la sua successiva riconvocazione per il 1 ottobre - è stato firmato dal presidente Prokopis Pavlopoulos. Nonostante le defezioni di alcuni parlamentari di peso compreso l'ex ministro delle finanze   Varoufakis - scontenti per l'accordo raggiunto con i creditori sul nuovo piano di salvataggio alla Grecia - Syriza otterrebbe il 23% delle preferenze contro il 36% ottenuto inizio anno, contro il 19,5% dei conservatori di Nea Demokratia; terza forza sarebbero i neonazisti di Alba Dorata, con il 6,5%. L'Unità Popolare, nata dalla costola di Syriza dovrebbe superare seppure di poco la soglia di sbarramento del 3%; risultati deludenti per i centristi di To Potami, con il 4%, e i socialisti del Pasok, con il 4,5%. Va tuttavia aggiunto che il 25,5% egli elettori si dichiara ancora indeciso su chi votare, mentre il 64% disapprova la convocazione di elezioni anticipate dopo soli otto mesi di governo; il sondaggio è stato pubblicato dal quotidiano ellenico Efimerida ton Syntakyon ed effettuato su un campione limitato a mille elettori, inoltre non è indicato margine di errore. Insomma i dati vanno presi ancor più con le pinze del solito.