La Grecia prima spaventa i mercati e poi si siede al tavolo della contrattazione

Prosegue il gioco a rimpiattino tra Grecia e Ue: dopo i recenti annunci di una possibile fuoriuscita dall'Euro che (non a caso) hanno gettato nel panico i mercati finanziari, il governo di Tsipras ha deciso di capitalizzare a suo vantaggio la situazione creata (secondo molti ad arte), proponendo un accordo con la controparte, sulla carta più forte, di fatto sempre più in difficoltà di fronte al modo di agire spregiudicato dei greci che, evidentemente, non hanno più molto da perdere.

L'annunciata intesa dovrebbe permettere di sbloccare il versamento di nuovi aiuti al Paese. L'annuncio arriva da diverse fonti (da France Press, al Dow Jones). Il leader di Syriza ha anche assicurato che le pensioni verranno regolarmente pagate e che i depositi nelle banche non sono a rischio.  Gli unici che non hanno ancora dato conferma ufficiale sono i "diretti interessati": i creditori.

Secondo indiscrezioni ufficiose, i termini dell'accordo prevederebbero obiettivi meno ambiziosi in termini di riduzioni del debito greco, la riforma dell'Iva e del sistema pensionistico. Tutto questo a fronte di un "alleggerimento" del debito stesso.

Merkel e Hollande avevano fatto la voce grossa all'unisono dando un ultimatum alla Grecia: serve un’intesa con i creditori entro il 31 maggio. Allo scadere dei termini mancano una manciata di giorni, allora si saprà chi finirà per perdere la faccia. Significativo l'allarme lanciato da Klaus Regling, presidente del Fondo di salvataggio europeo (Esm), che in un’intervista al quotidiano popolare tedesco,”Bild”, ha dichiarato: "il tempo si sta esaurendo, senza un accordo, la Grecia rischia un default che comporterebbe grandi rischi. Per questo, si lavora notte e giorno su un possibile accordo".