La Grecia inizia a pagare pegno per gli aiuti, alla tedesca Fraport vanno 14 aeroporti

La Grecia come terra di conquista. E' quanto sta avvenendo ora dopo il trasferimento dalla Troika (ossia da Fmi, Bce e Commissione europea) al governo di Atene di 86 miliardi spalmabili lungo i prossimi tre anni. Le dure riforme richieste a Tsipras includono privatizzazioni di cui si parlerà, ahimè, sempre di più: a cominciare dai 14 aeroporti regionali di cui è stata autorizzata la vendita. La tedesca Fraport sarà per 40 anni il gestore degli scali ellenici (il costo dell'operazione è stato di 1,23 miliardi).

Gli aeroporti in questione sono quelli di Aktion, Canea, Cefalonia, Corfù, Salonicco, Kavala, Kos, Mitilene, Mykonos, Rodi, Samos, Santorini, Sciato e Zante. Nel novembre dello scorso anno il governo greco aveva già stabilito che sarebbe stata proprio la Fraport la candidata migliore per la vendita ma, a gennaio, con la vittoria alle elezioni di Syriza, il nuovo Presidente del consiglio, Alexis Tsipras, aveva deciso di bloccare ogni tipo di privatizzazione selvaggia nel Paese. Con la pubblicazione oggi su quella che è la nostra Gazzetta Ufficiale, però, il governo da' il via libera alla prima dismissione importante di beni pubblici greci.

A giorni seguiranno anche la vendita di quote di maggioranza dei porti del Pireo e di Salonicco, mentre nei prossimi mesi una simile sorte toccherà all'operatore ferroviario Trainose. Il fondo da 50 miliardi che riguarda i finanziamenti dalla Troika verso la Grecia per le privatizzazioni sarà operativo soltanto entro la fine del 2015.