La ex spia del Kgb Skripal e sua figlia Yulia avvelenati con gas nervino, meno sofisticato rispetto al caso di Alexander Litvinenko ucciso con il polonio

La sostanza tossica utilizzata per tentare di uccidere la ex spia del Kgb Sergei Skripal e la figlia Yulia, colti da malore domenica scorsa a Salisbury, nel regno Unito, sarebbe gas nervino. I due tuttora ricoverati in ospedale sono in gravi condizioni. La notizia diffusa del Guardian sarebbe trapelata da fonti delle indagini, che hanno parlato di un atto deliberato. L'ipotesi è sostenuta dalle prove mediche e chimiche, così come dai sintomi mostrati dalle vittime. I due, come detto, sono ricoverati in condizioni critiche. La testata britannica spiega che le fonti non hanno precisato quale sostanza credono sia stata usata, ma le più conosciute sono Sarin e VX. Fonti vicine all'intelligence britannica affermano intanto che test tossicologici saranno determinanti nei prossimi giorni. Londra: "Sappiamo di più sulla sostanza tossica" Poco prima, la segretaria all'Interno, Amber Rudd, dopo la riunione del Cobra, il Comitato d'emergenza antiterrorismo che si è tenuto a Londra, aveva lasciato intendere che gli esperti avevano identificato la sostanza tossica con la quale sono stati avvelenati l'ex spia russa e sua figlia. "Sappiamo di più della sostanza e la polizia farà una dichiarazione a breve per condividere qualcosa di questo". Intervistata, Rudd ha voluto "rassicurare la popolazione", sottolineando che "abbiamo la capacità, i mezzi e la conoscenza per tenerla completamente al sicuro". Lo scambio di spie Skripal, 66 anni, si era trasferito nel Regno Unito nel 2010 a seguito di uno scambio di spie. Ex colonnello dell'intelligence russa, era stato condannato a 13 anni in Russia nel 2006 con l'accusa di aver spiato per conto dei britannici. Gli è stato consentito di trasferirsi nel Regno Unito nel 2010 in cambio di 10 agenti segreti che Mosca aveva inviato negli Usa. Il precedente di Litvinenko Il caso ricorda quello di Alexander Litvinenko, un'altra spia russa morta nel 2006 a Londra dopo essere stata avvelenata con del polonio radioattivo. La conclusione dell'inchiesta degli inglesi fu che la sua morte era stata "probabilmente approvata" dal presidente russo Vladimir Putin. Cremlino: no informazioni su ex spia Il Cremlino sostiene di non avere informazioni sull'ex agente Sergei Skripal. "Vediamo che è accaduta una situazione così tragica", ha detto ai giornalisti il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitrij Peskov, "ma non abbiamo informazioni su quale potrebbe essere la causa e cosa abbia fatto questa persona".