La Chiesa vira a sud-est nuovo punto cardinale

La geopolitica della Chiesa cattolica cambia continuamente il punto cardinale della sua azione, influenzata anche dalla provenienza dei suoi Pontefici. Quella del polacco Wojtyla guardava infatti a Est, con il tedesco Ratzinger a Ovest, con l'argentino Papa Francesco, che 'gioca a tutto campo' ed è costantemente in uscita verso le periferie del mondo, è il Sud-Est del Pianeta il punto di riferimento.
Durante il suo Papato (22 ottobre 1978-2 aprile 2005), Giovanni Paolo II ha visitato 127 Paesi, più di tutti i suoi predecessori messi insieme e 9 volte è stato nella sua Polonia. Fondamentale il suo impegno per l'Est slavo e comunista.
BenedettoXVI gli subentrò dal 24 aprile 2005 alle dimissioni il 28 febbraio 2013. Grande il suo interesse per l'Europa occidentale. Tre i viaggi nella sua Germania e celebre il suo discorso su fede e ragione pronunciato a Ratisbona, in Baviera.
Bergoglio, sul soglio di Pietro dal 19 marzo 2013, ha un legame speciale con l'America Latina. Infatti, dopo aver favorito lo storico disgelo tra Cuba e Usa e la tregua in Colombia dopo la decennale guerra tra Governo e guerriglieri delle Farc in Colombia, ha visitato Brasile, Bolivia, Paraguay, Cuba e ora Messico, ma non è ancora stato nella sua Argentina.
Le sue storiche aperture alla Cina, la volontà di far incontrare in Vaticano l'israeliano Peres e il palestinese Abu Mazen e adesso l'abbraccio dopo un millennio con gli ortodossi della Russia dimostrano che il suo punto cardinale non è soltanto il Sud del mondo, ma anche l'Est.
Per capire la portata storica dell'incontro a Cuba con il Patriarca Kirill è bene raffrontare i numeri delle due fedi, la cattolica e l'ortodossa. I fedeli della prima sono un miliardo e 254 milioni presenti in tutto il Pianeta, i credenti della seconda 250 milioni, specialmente nell'Europa orientale e in Medio Oriente.
Quanto alla dottrina e al Governo, la Chiesa cattolica è una, pur essendo distinta in riti e conferenze episcopali, le Chiese ortodosse sono invece 17, tutte con la stessa dottrina, ma indipendenti una dall'altra per la gestione.
In comune con gli ortodossi ci sono la Bibbia, i sacramenti, la dottrina del sacerdozio e dell'episcopato, le leggi dei primi 7 concili fino allo scisma del 1054.
Nel cattolicesimo dogma dell'infallibilità del Papa, cui gli ortodossi riconoscono un primato d'onore, ma non di giurisdizione.
Indissolubile per entrambi il matrimonio, ma gli ortodossi 'benedicono' le seconde nozze del coniuge non colpevole del divorzio.
Differenza sostanziale, infine, sull'Immacolata concezione e l'ascensione della Madonna in cielo: dogmi per i cattolici, non per gli ortodossi.

Augusto Dell’Angelo
Augusto.dell@alice.it