Kenya: aviazione bombarda due campi Al Shabaab in Somalia

Si è trattata della prima risposta militare del Kenya dopo il sanguinoso attacco dei terroristi somali contro l'università Garissa. I caccia kenioti, presumibilmente alcuni dei 18 caccia leggeri F5 Northrop in possesso della aviazione kenyota hanno colpito le postazioni di Al Shabaan a Gondodowe e Ismail, località della regione somala di Gedo, confinante con il Kenya. La copertura nuvolosa e le nuvole di fumo provocate dalle bombe ha reso difficile stabilire l'entità dei danni inflitti o fare una stima del numero di morti e feriti. Giovedì scorso un commando di fondamentalisti aveva attaccato il campus universitario di Garissa, in territorio del Kenya a circa 200 chilometri dal confine somalo, uccidendo 148 persone. “Abbiamo preso di mira le due aree perché, secondo informazioni di cui siamo in possesso, i combattenti di al-Shabab arrivano da lì per attaccare il Kenya”, ha dichiarato un portavoce militare. Dall’aprile 2013, il gruppo estremista islamico somalo ha ucciso più di 400 persone in Kenya. Una forza di peacekeeping dell’Unione africana che include truppe kenyote lotta contro i militanti in Somalia e probabilmente questa è una delle ragioni dell'accanirsi dei terroristi contro il Kenia che è in difficoltà causa la permeabilità dei confini, molto difficile è infatti fermare il flusso dei combattenti e di armi attraverso il confine con la Somalia lungo ben 700 chilometri. La stampa keniota, nel frattempo ha accusato la polizia di aver atteso 7 ore prima di far intervenire le forze speciali nel college di Garissa, un intervento tempestivo delle forze speciali, secondo il quotidiano “Kenya Daily Nation” avrebbe limitato le perdite fra gli studenti dato che i terrorsiti, dopo l'intervento della polizia erano stati eliminati in pochi minuti. Sul fronte delle indagini intanto, il ministero dell’Interno di Nairobi ha fatto sapere di aver identificato uno degli assalitori. Si tratta del figlio di un ufficiale del governo. Si chiamava Abdirahim Abdullahi ed era tra i quattro estremisti del gruppo islamista vicino ad Al Qaeda che hanno pianificato e messo in atto l’assalto al campus, uccidendo gli studenti “selezionati” per morire in base alla loro fede religiosa. Un ufficiale di Garissa ha spiegato che il governo sapeva che Abdullahi, ex studente di legge all’università di Nairobi, si era unito ad al Shabaab dopo la laurea conseguita nel 2013. “Era uno studente brillante, ma poi si è legato a quelle folli idee”, ha dichiarato l’ufficiale. Questo fatto alimenterà le polemiche dato che rimarrà il sospetto che il giovane non fosse stato arrestato prima di compiere la strage proprio per le pressioni della famiglia o comunque per il fatto di essere figlio di un alto ufficiale. L'aviazione militare del Kenya ha bombardato due campi di Al Shabaab in Somalia. Non si hanno dettagli sulle perdite tra gli integralisti islamici, autori del massacro nel campus universitario keniota di Garissa. Lo riferiscono fonti militari di Nairobi.