INIZIATO IL PROCESSO A MASSIMO ROMAGNOLI

“È iniziato a New York il processo ai presunti trafficanti d'armi accusati di avere tentato di vendere grandi quantità di armamenti ad agenti USA che credendoli terroristi delle FARC. Si tratta di due romeni e di Massimo Romagnoli, ex deputato di Forza Italia eletto all'estero (Europa), che furono arrestati in Montenegro nel 2014”. È quanto si legge sulle pagine online de “L’italiano”, quotidiano diretto a Buenos Aires da Tullio Zembo.
“A quanto pare Massimo Romagnoli è caduto in una trappola ben architettata assieme a due rumeni, Cristian Vintila, un personaggio di spicco del Spd, il partito rumeno di sinistra nel quale si sono riciclati molti appartenenti al partito comunista di Ceausescu, e Virgil Flaviu Georgescu. Sarebbe stato proprio quest’ultimo, un broker di armi, ad avere messo in contatto il trafficante d’armi Vintila e Romagnoli con tre persone che si presentavano come rappresentanti delle FARC, ma in realtà erano agenti della DEA sotto copertura.
Da Marzo ad Agosto 2014 tutti i contatti telefonici e di persona di Romagnoli, Vintila e Geurgesco con questi agenti sono stati registrati audio-video.
In particolare c’è una registrazione audio-video dell’8 ottobre di una riunione a Tivat in Montenegro durante la quale Romagnoli spiega di essere in grado di procurare falsi documenti europei per il trasporto delle armi e mostra un esempio.
E poi arriva la parte più terribile: c’è scritto nel documento che, dopo che gli agenti sotto copertura hanno dichiarato che le armi destinate sono destinate a colpire mezzi e cittadini americani in Columbia, Romagnoli tranquillamente tira fuori un catalogo di armi (nel documento americano chiamato “catalogo Romagnoli”) con foto e quantità di diversi sistemi d’armamento. E, dopo che gli è stato puntualizzato che i suoi interlocutori lavorano per le FARC e vogliono armi per abbattere elicotteri americani, Romagnoli si mette a discutere come ricevere il pagamento delle armi.
Il processo durerà alcuni giorni. Romagnoli e gli altri due rischiano da 16 anni di reclusione all'ergastolo per i reati per i quali sono accusati. Massimo Romagnoli si è sempre dichiarato innocente”.