Inaugurazione a Monaco del Centro di documentazione museale sui crimini del nazismo

A 70 anni dalla sconfitta del Terzo Reich e nello stesso giorno in cui si suicidò Adolf Hitler, anche
Monaco di Baviera avrà un museo dove verranno ricordati i crimini del nazismo. Questo Centro di documentazione sul Nazismo aprirà infatti le sue porte domani 1 maggio 2015 nella Brienner Straße 34 quasi all'angolo con la Arcisstraße, esattamente al posto della Braunes Haus, già Palais Barlow, una villa ottocentesca comprata dai nazisti nel 1930 per ospitare la nuova sede del partito, nato proprio a Monaco nel 1919 come Partito Tedesco dei Lavoratori e dal 1920 rinominato in Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (NSDAP). La precedente sede nello stabile in Schellingstraße 50 (edificio esistente) era infatti diventata troppo piccola e modesta. La Braunes Haus (Casa Marrone, dal colore delle divise) è stata distrutta dai bombardamenti americani.
Sono invece sopravvissuti gli edifici gemelli all'angolo tra la Arcisstraße e la Brienner Straße, realizzati tra il 1933 e il 1937 per ospitare gli uffici amministrativi del partito - oggi Museo dei calchi delle sculture antiche - e le sale di rappresentanza nonché l'ufficio di Hitler nel cosiddetto Führerbau, oggi Conservatorio. Di fianco a questi edifici si trovavano i due templi votivi con le bare dei 16 nazisti morti nel Putsch di Monaco (1923), il fallito colpo di Stato ma anche il primo, eclatante atto dell'ormai sempre più potente e radicato partito nazionalsocialista. Oggi rimangono solo i basamenti, i templi sono stati distrutti dai bombardamenti americani. A pochi passi si apre l'elegante Königsplatz, fatta costruire da Re Ludwig I (1786-1868) nella prima metà dell'Ottocento. La piazza rientra nel grande progetto urbanistico che il sovrano attuò per trasformare la capitale della Baviera in una "Atene dell'Isar" e ospita tre edifici: la copia dei Propilei, la Gliptoteca e la Collezione antica, due importanti collezioni di arte greca, romana ed etrusca. Ma quella piazza fù simbolica anche per il Terzo Reich in quanto la Königsplatz venne usata molte volte per le sfilate del partito e per altri eventi istituzionali. Hitler fece rimuovere il prato verde per collocare una pavimentazione di granito bianco, rimasta fino al 1988 quando il Comune ha riportato la piazza al suo stile originario. All'inaugurazione del centro di documentazione saranno presenti veterani statunitensi e sopravvissuti all'Olocausto, assieme a personalità politiche come la ministra federale della Cultura Monika Gruetters. Per il direttore del Centro Winfried Nerdinger, figlio d'un membro della resistenza ai nazisti, l'evento assume anche grande rilevanza simbolica, in quanto, dice in sostanza, Monaco ci ha messo troppo tempo a guardare in faccia al suo passato. "Per Monaco è stato più difficile che per le altre città della Germania, perché era una città più caratterizzata rispetto a qualsiasi altra città" ha detto. "E' qui - ha aggiunto - che tutto è cominciato". Nerdinger ha spiegato che il principale obiettivo del "Centro di documentazione sulla storia del nazional-socialismo" è quello di mostrare come Monaco, che si presenta come terra di tolleranza con la sua ricca scena artistica e con i suoi "Biergarten" (traduzione letterale italiana giardini della birra ndr) , si è progressivamente piegata alla perversione nazista. L'esposizione di tipo museale permanente si sviluppa su quattro piani, presenta con didascalie in tedesco e inglese fotografie e video che ricordano l'epoca, dalle grandiose parate militari alla distruzione della città per i bombardamenti alleati. Nerdinger intenzionalmente ha rifiutato di mettere in esposizione uniformi naziste o stendardi giganti con le croci uncinate, per evitare un'enfatizzazione dell'estetica nazista. Invece, spiegano dal Centro, il visitatore potrà attardarsi su una poesia vergata a mano e macchiata di sangue, che è stata ritrovata nella tasca del resistente Albrecht Haushofer, la cui esecuzione avvenne poco prima della fine della guerra. Vale la pena ricordare che proprio Monaco ospitò, era il 1938 la Conferenza fra i capi di governo di Regno Unito, Francia, Germania e Italia. L'oggetto della conferenza ricordata nei libri di storia con il nome della città che l'ospitò, fu la discussione delle rivendicazioni della Germania sulla porzione di territorio cecoslovacco abitato dai Sudeti (popolazione di etnia tedesca) e si concluse con l'accordo che portò all'annessione di vasti territori della Cecoslovacchia da parte dello stato tedesco e alla promessa di Hitler di non rivendicare altri territori. L'anno seguente però, anche grazie alla debolezza dimostrata dalle forze occidentali nella conferenza di Monaco, scoppiò la seconda guerra mondiale con l'invasione della Polonia.